“Il presidente della Regione, Christian Solinas, e l’assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde, convochino con urgenza Cgil, Cisl, Uil, Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil per predisporre un piano di emergenza che acceleri la ripresa del trasporto aereo, il primo a entrare in crisi a causa della pandemia probabilmente l’ultimo a uscirne”. E’ quanto chiede Arnaldo Boeddu, segretario regionale della Filt Cgil.

“La perdita di passeggeri nei tre aeroporti sardi è dell’80% e facciamo i conti con l’abbandono di collegamenti storici e l’improvvisa chiusura di tratte invernali da parte di vettori come Ryanair ed EasyJet”, è l’allarme. “La Regione prenda in carico la situazione”, insiste. Boeddu denuncia che “gli oltre mille lavoratori diretti delle società di gestione degli aeroporti sardi e altrettanti dell’indotto sono in cassa integrazione”.

Il segretario evidenzia poi che “ogni giorno negli scali chiudono esercizi commerciali, senza certezza di riapertura in futuro”. Ricordando che “il governo nazionale nella legge di bilancio ha destinato mezzo miliardo di euro al trasporto aereo, per dare risposte alle società di gestione e ai lavoratori”, Boeddu teme che “sia un’azione insufficiente se non accompagnata da politiche nazionali e regionali di rilancio del comparto”. Boeddu fornisce un elemento di riflessione ulteriore.

“Dei 30milioni di euro stanziati per compensare negli scali isolani le ingenti perdite causate dalla pandemia, non si conoscono tempi di erogazione e criteri di suddivisione”, lamenta. “Serve unità di intenti per salvare uno dei nostri volani di sviluppo – conclude – che negli anni ha fatto crescere l’economia regionale e ha favorito gli scambi sociali e culturali, specie tra le nuove generazioni”.