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“La Regione Sardegna a trazione leghista con Solinas presidente ha approvato la legge sul piano casa che autorizza la più grande colata di cemento della sua storia utilizzando anche l’alibi della pandemia da Covid 19”.

Lo dichiara, in una nota, il coordinatore nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli. “L’articolo 3 della legge – sottolinea Bonelli – autorizza l’ampliamento volumetrico di strutture turistico-ricettive, nella misura del 50% delle zone comuni, in considerazione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 che detta nuove regole sul distanziamento sociale, questa legge è un manifesto alla deregulation e all’aggressione di ambienti naturali protetti che in nome del rilancio dell’economia sarda sacrifica irreversibilmente un patrimonio ambientale e quindi culturale, che ha reso famosa la bellezza della Sardegna in tutto il mondo con grandi ritorni economici.”

“La Sardegna – continua l’esponente dei Verdi – che ha pagato un prezzo elevato a causa del dissesto idrogeologico, l’ultimo evento da citare è l’alluvione a Bitti, che ha provocato tre vittime e danni ingenti, autorizza irresponsabilmente, con l’art.5, la trasformazione di seminterrati in abitazioni. Il presidente Solinas non ha riflettuto sulle conseguenze di questa norma perché’ persone che andranno a vivere nei seminterrati rischiano di rimanere intrappolate nelle loro abitazioni in caso di alluvione subendo rischi inaccettabili”. “Oltre 10 milioni di metri cubi di cemento rischiano di essere realizzati in Sardegna – conclude Bonelli – e per questo abbiamo pronto un ricorso al governo nazionale di impugnare la legge ai sensi dell’art.117 della Costituzione”.