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L’Anci chiama a raccolta tutti i 377 sindaci della Sardegna per un’assemblea sul tema delle scorie nucleari, dopo la levata di scudi dell’Isola sull’individuazione di 14 possibili siti nella carta nazionale delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale che ne identifica 67 nel territorio italiano. L’incontro è convocato per mercoledì 13 gennaio alle 10 alla Fiera di Cagliari.

La Sardegna ha già espresso la propria contrarietà ad ospitare il deposito nazionale: il governatore ha ribadito il suo No annunciando l’istituzione di un Comitato con università, le associazioni e parti sociali per la redazione di un documento che illustri in modo chiaro gli elementi scientifici idonei a supportare l’esclusione netta della Sardegna come sede del deposito unico nazionale di scorie nucleari. Anche i sindaci interessati hanno frenato sulla possibilità che le scorie nucleari vengano stoccate nei loro territori.

Singolare la mobilitazione delle amministrazioni di Mandas, Nurri e Siurgus Donigala, nella provincia del Sud Sardegna, che hanno dichiarato i propri territori “denuclearizzati” riunendosi nel villaggio di epoca romana di Santu Sadurru, al confine tra i tre comuni e zona individuata come sede potenziale del deposito di scorie. Mercoledì i primi cittadini discuteranno anche della situazione sanitaria in ordine all’emergenza Covid.