Ha dichiarato una falsa residenza pur di ottenere i rimborsi chilometrici dalla Asl per gli spostamenti negli ambulatori nei quali lavorava. Una pratica che ha portato avanti per 14 anni, ma che i militari della Guardia di finanza di Oristano hanno bloccato. Un medico di circa 60 anni di Cagliari è stato indagato dalle Fiamme gialle oristanesi per truffa ai danni del servizio sanitario regionale.

Sequestrati beni per oltre 150mila euro – cifra equivalente ai rimborsi ottenuti illecitamente – tra cui un’auto, 2 vigneti e un appartamento, tutti in provincia di Cagliari. Le indagini della Gdf, coordinate dalle Procura di Oristano e Cagliari, hanno consentito di appurare come il professionista, sin dal 2006, abbia ottenuto indebitamente i rimborsi delle spese di viaggio. Il medico, hanno accertato i finanzieri, presta servizio in due ambulatori convenzionati con la Asl di Oristano che si trovano in diversi Comuni della stessa provincia.

“Per ottenere illecitamente il denaro ha adottato un espediente semplice ma efficace – spiegano dalla Guardia di finanza – Pur vivendo, di fatto, nello stesso Comune dove si trova uno dei due ambulatori pubblici in cui presta servizio, poiché le spese di viaggio erano proporzionate alla distanza chilometrica dichiarata dal luogo di residenza al luogo di lavoro, ha preso la residenza anagrafica nel Comune più lontano rispetto al luogo di lavoro”.

Ogni mese il medico presentava la richiesta di rimborso alla Asl con false autocertificazioni che attestavano gli spostamenti che in realtà non aveva fatto. Nella vicenda risulta indagata anche una seconda persona che avrebbe fatto avere la residenza fittizia al medico e ritirato per lui la corrispondenza.