“Dopo aver letto l’articolo pubblicato il 14 gennaio, in merito ad una paziente contagiata dal Covid all’ospedale Brotzu, penso di dover raccontare il nostro dramma. Anche mia sorella di soli 44 anni, ricoverata d’urgenza il 5 gennaio con un tumore cerebrale gravissimo e da operare subito, viene contagiata 9 giorni dopo il ricovero”. La nuova denuncia giunge alla redazione in seguito alla prima testimonianza pubblicata da Cagliaripad. La persona che scrive rimarrà anonima per tutelare la sua privacy.

“Mia sorella – ci racconta – è sempre negativa, sino al giorno prima dell’intervento, che naturalmente è stato rimandato fino a quando non risulterà negativa. Intanto ci chiediamo perché non sia stata operata immediatamente considerando la gravità. Siccome dal Brotzu ci è stato detto che è asintomatica (nonostante la tosse e la congiuntivite), hanno ritenuto opportuno dimetterla sebbene presentasse un quadro clinico gravissimo, motivo per il quale è stata ricoverata dopo 10 ore di attesa al pronto soccorso. Volevano rimandarla a casa fino all’ intervento. Naturalmente ci siamo rifiutati”.

“Mia sorella – scrive – da quando è stata ricoverata non riesce a parlare, scrivere e spesso entra in uno stato confusionale, perdita di memoria, panico. Potrebbe avere un malore in qualsiasi momento, necessita di medici e infermieri 24 ore al giorno. Rientrare a casa potrebbe essere pericolosissimo oltre al fatto che costringerebbe le persone che stanno in casa con lei ad intervenire qualora stesse male, rischiando in ogni momento il contagio”. Quindi, “decidono di non mandarla a casa perché troppo rischioso e viene trasferita all’ospedale Marino dove resterà fino a quando sarà negativa al Covid”.

Un problema dietro l’altro. “Da quando è stata trasferita non abbiamo notizie, i medici non rispondono e nemmeno ci contattano. Siamo veramente disperati. Lei quando può ci chiama, capiamo poco non sappiamo se ciò che dice è tutto reale. Abbiamo diritto ad essere informati anche se è maggiorenne. Non è ricoverata per un braccio rotto” lamentano nella denuncia. “Oltretutto non può essere operata per causa loro. Se dovesse aggravarsi e peggiorare” conclude “prenderemo provvedimenti legali”.