Entro 90 giorni i giudici del collegio delle misure di prevenzione del Tribunale di Cagliari decideranno in merito alla richiesta della Procura su cinque sorveglianze speciali nei confronti di altrettanti antimilitaristi coinvolti, con altre 40 persone, nell’inchiesta Lince. Si tratta di Roberto Bonadeo e Valentina Maoret (32 e 36 anni), ritenuti i promotori di un gruppo “anarco-insurrezionalista che si propone il compimento di atti di violenza”, oltre a Gianluca Berutti (39), Marco Desogus (25) e Davide Serra (26).

Questa mattina i pm della Procura distrettuale hanno rimarcato la richiesta di sorveglianza speciale, sottolineando la pericolosità dei cinque indagati. I difensori Carlo Monaldi e Alberta Zanda, invece, hanno contestato la sussistenza dei requisiti di pericolosità, trattandosi di giovani incensurati. Il collegio presieduto da Cristina Ornano si è ritirato in camera di consiglio per decidere. Il 27 gennaio, invece, si terrà l’udienza preliminare che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei 45 indagati messi sotto accusa dalla Dda per la partecipazione a manifestazioni contro le basi militari, tra il 2014 e il 2017, nei pressi dei poligoni di Capo Frasca, Decimomannu e Quirra.

Per la stragrande maggioranza degli indagati i reati contestati sono danneggiamento, resistenza o imbrattamento, mentre per i cinque finiti oggi davanti al giudice per l’accusa avrebbero avuto un ruolo di primo piano nella presunta associazione eversiva. Mentre in aula si svolgeva l’udienza, fuori dal Tribunale per tutta la mattina una cinquantina di giovani ha manifestato e scandito slogan, sorvegliati da agenti della polizia e carabinieri.