Informazioni sugli appalti banditi dalla Questura di Cagliari e dall’Esercito sarebbero finite ad un imprenditore di Villaputzu grazie a due amici, ora nel mirino della Procura nell’ambito di un’inchiesta sul condizionamento di gare d’appalto in Trexenta che aveva coinvolto anche ex amministratoti di Ortacesus, dell’Unione dei Comuni e di centri limitrofi. Grazie alle informazioni fornite dai due – un tenente colonnello dell’Esercito e un dipendente civile della Polizia (non un agente) – il titolare della ditta Elco Sarda, Antoniano Putzu, si sarebbe aggiudicato delle gare presentando l’offerta col miglior ribasso.

Al termine di rapidi accertamenti dei Carabinieri di Dolianova, legati al principale filone di indagine per il quale nei giorni scorsi è arrivato il rinvio a giudizio di numerosi dei 19 indagati, il pm Giangiacomo Pilia ha ottenuto tre misure cautelari interdittive dal Gip Ermengarda Ferrarese, con l’ipotesi di turbata libertà degli incanti: oltre a Putzu, sono destinatari del provvedimento anche il tenente colonnello Salvatore Venuti, e il dipendente della Questura di Cagliari Enrico Marci.

La misura interdittiva chiede per Venuti e Marci la sospensione per sei mesi dal servizio, mentre per Putzu il divieto di impresa con la pubblica amministrazione. Sotto la lente dei carabinieri sarebbero finite cinque gare bandire da Polizia ed Esercito. L’indagine, come detto, è uno stralcio di quella che si è occupata di appalti in Trexenta, con 19 persone a giudizio. Tra queste anche l’ex sindaco di Ortacesus Fabrizio Mereu.