L’amministratore delegato di Abbanoa, Fernando Ferri, ha rassegnato le dimissioni ma, in qualità di direttore generale della società di gestione del servizio idrico, si è detto comunque “disponibile, per spirito di servizio e per il tempo strettamente necessario, ad assicurare l’ordinaria continuità di gestione in ragione delle indicazioni che il Cda cortesemente avrà modo di farmi conoscere a breve”.

Ferri ha motivato le sue dimissioni in una lettera inviata al Cda e al Collegio sindacale di Abbanoa: “E’ ormai trascorso un apprezzabile periodo di tempo dalla malattia e dal decesso dell’Assessore Frongia e devo, purtroppo, registrare difficoltà crescenti nel dare attuazione all’indirizzo gestionale e organizzativo con lui concordato. Il piano di azioni a cui, nonostante le molteplici difficolta incontrate, ho lavorato per mettere l’organizzazione nella condizione di offrire un servizio efficiente, qualitativamente ed economicamente sostenibile – scrive Ferri – capace di migliorare l’immagine di cui la società soffre, richiede chiarezza di mandato e una governance in grado di rilevare i punti strategici e i punti deboli della gestione e la loro possibile evoluzione. Le suddette condizioni, tra loro interdipendenti, necessarie ad avviare il cambiamento auspicato per costruire un sistema realmente integrate, oggi risultano decisamente deboli, se non assenti. Il cambiamento è possibile, ma occorre far capire e capire che cambiare significa chiarezza di disegno, univoca capacità di indirizzo e coerenza nella praticabilità degli atti”.

“Mi è evidente – prosegue Ferri – che ogni rilevante azione in tale direzione può avere un costo economico, sociale e politico suscettibile di creare una certa resistenza al cambiamento. Ma quella riscontrata è, oggi, piuttosto radicata e diffusa e richiede un sistema di governo e un’azione dei soci diversamente determinate ed orientate ad ottenere un apprezzabile risultato in materia. La scomposizione dell’atto di indirizzo con cui si è chiamati ad operare e la comprensibile difesa degli interessi che questa impostazione comporta, mi duole rilevare che rende inefficace una proposta organizzativa ed una conseguente coerente gestione della società, quantomeno conforme alle indicazioni che ricevetti prima di sciogliere la riserva ed accettare la carica di Amministratore Delegato di Abbanoa”.