Nuovi focolai nelle case per anziani e superamento del limite del 30% di occupazione delle terapie intensive individuato dal ministero della Salute: queste, spiega all’ANSA l’assessore della Sanità Mario Nieddu, le ragioni per cui la Sardegna è diventata Regione a “rischio alto”, ed è prossima – non appena sarà certificato dall’ordinanza di Roberto Speranza – a passare in zona arancione.

La Sardegna ha superato la soglia tollerata per le terapie intensive dell’1%. Nieddu ha chiarito che è stato superato, invece, il problema del ritardo nella trasmissione dei dati che nelle settimane scorse aveva contribuito alla classificazione dell’Isola come Regione ad alto rischio. “Ci siamo rimessi in pari”, ha detto. L’assessore, intanto, è diretto a Sassari per l’inaugurazione di trenta nuovi posti di terapia intensiva presso l’azienda ospedaliera universitaria.