La Sardegna si accinge a cambiare fascia, passando da gialla ad arancione, svolta che porta con sé restrizioni e divieti. In particolare per bar e ristoranti. Così, Nicola Loi, 37enne titolare di un bar di Quartu Sant’Elena ha deciso di appendere un drappo nero in segno di lutto sopra l’insegna della sua attività.

“È stata una risposta istintiva e pacifica – spiega Loi – per manifestare la nostra delusione. Così si uccidono attività come la nostra, perché lo abbiamo già sperimentato: solo con l’asporto non si può andare avanti. La zona gialla ci sta mettendo in gravi difficoltà, figuriamoci la zona arancione”. Il drappo nero è stato sistemato questa mattina e stanno già arrivando tanti attestati di solidarietà da parte di clienti e passanti. “Abbiamo la fortuna di avere un locale con spazi molto ampi – continua Loi – e tutti possono vedere come le regole sono state sempre rispettate. Paradossalmente mi sembra più pericoloso che le persone che si riuniscono, ripeto in sicurezza, da noi si ritrovino nelle case. Quello sì che può essere pericoloso”.

“Così – conclude – Loi andare avanti diventa sempre più difficile: siamo troppo penalizzati da questi provvedimenti, sicuramente si possono studiare misure più opportune”.