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“Era il 18 ottobre quando noi fieristi abbiamo accolto con la morte nel cuore la decisione del Governo di sospendere il nostro lavoro, ma abbiamo intravisto speranza in certi discorsi”. Lo scrive in una nota la categoria dei fieristi sardi a nome di Ivan Scarpa.
“Ricordo ancora le parole del Presidente del Consiglio, ‘ci sacrifichiamo oggi per aver un Natale sereno’. Dopo qualche giorno il Governo comunicò la sospensione anche dei mercatini natalizi e durante le feste anche il sacrificio di vivere con restrizioni da zona rossa, famiglie separate. Dopo tutto questo , dopo che la mia categoria è distrutta, le famiglie della mia categoria iniziano a razionare anche sul cibo, ci vediamo proiettati qui Sardegna in zona Arancione”. Una situazione sempre più delicata. “Mi sento di dire che non ho più fiducia nella gestione di questa emergenza sanitaria. Non ho nessuna fiducia sul come è stata gestita e come sarà in futuro la ormai grave emergenza sul lavoro e le nuove povertà che si stanno moltiplicando. Solidarietà a tutti quelli che da oggi, come noi Fieristi sono entrati in un limbo di dolore professionale”, conclude la nota.