Manifestazione degli studenti universitari martedì 26 gennaio: appuntamento alle 10:30 sotto il palazzo del Consiglio Regionale in via Roma a Cagliari.

La protesta, organizzata dalle liste universitarie e dalla mobilitazione indipendente degli studenti delle Case dello Studente, è incentrata particolarmente sulla situazione legata al CdA dell’ERSU: “Le elezioni dei rappresentanti degli studenti e dei docenti al Consiglio d’Amministrazione dell’ERSU si sono tenute a ottobre/novembre. Ciononostante, la Giunta sceglie di non istituire un nuovo CdA, che garantirebbe una più sana amministrazione dell’Ente. Non possiamo aspettare altri sei mesi: chiediamo che il nuovo organo possa insediarsi prima possibile, consentendo agli eletti e ai nuovi nominati di iniziare a svolgere il loro mandato”, si legge nel comunicato.

“La situazione legata alle Case dello Studente è ormai insostenibile. I disagi, eredità degli anni scorsi, hanno iniziato ad acuirsi con la pandemia da CoVid-19. A marzo, con l’entrata in vigore dei DPCM, la stragrande maggioranza della popolazione studentesca delle Case dello Studente viene costretta ad abbandonare l’alloggio. Questo nonostante sia stata già detratta dalla borsa di studio la quota per l’affitto”, ma non finisce qui.

Gli studenti lamentano diverse mancanze del sistema, aggravate dalla situazione pandemica in atto:” Le mense rimangono chiuse, i posti nelle cucine sono ancora fortemente contingentati. Nessun ristoro viene concesso, nessun rimborso dei buoni pasto.
Con la seconda fase dell’emergenza sanitaria, queste misure non vengono allentate. Non viene permesso di tornare nelle Case, le mense non riaprono. Vengono portate avanti delle petizioni che raccolgono centinaia di firme, mentre a fine maggio si organizzano i primi sit-in sotto il palazzo dell’ERSU. Nel frattempo, passano dei mesi prima di poter tornare a mangiare nelle strutture preposte: ma le colazioni non vengono erogate, e il pranzo consiste in un semplice panino d’asporto, comunque non fruibile di domenica. Solo l’occupazione degli studenti nella mensa di via Trentino riesce a persuadere la dirigenza dell’Ente e la ditta Pellegrini a ritornare sui propri passi.
La pausa estiva e l’inizio del nuovo anno accademico non hanno sancito la fine di tali criticità, e il corpo studentesco ancora una volta si è dovuto autonomamente mobilitare per ottenere la garanzia dei propri sacrosanti diritti.

GLI IDONEI SIANO SEMPRE BENEFICIARI

Nel 2020 sono state tante le occasioni in cui numerosi studenti idonei hanno rischiato di non essere beneficiari. È capitato con le borse di studio, e anche con il contributo del fitto casa, mettendo a rischio la possibilità di iniziare o proseguire la propria carriera accademica. Con il presente, chiediamo che venga riformata la legge regionale sul DSU, risalente al 1984, affinché venga sancito che gli idonei siano sempre beneficiari. Questo impegnerebbe la Giunta a stanziare fondi regionali per sopperire alle eventuali mancanze ministeriali.

DIRITTO ALL’ALLOGGIO PER TUTTE E PER TUTTI

L’emergenza sanitaria ha acuito le diseguaglianze anche tra le famiglie della popolazione studentesca sarda, determinando l’esclusione di oltre 350 studenti idonei di posto alloggio dalle Case dello Studente. Di questi, un’altissima percentuale ha scelto di lasciare gli studi. Si tratta di una ferita insanabile per la nostra isola, già martoriata dalle più alte percentuali italiane per l’abbandono scolastico, e fortemente colpita dallo spopolamento giovanile. Pretendiamo che già dal prossimo bando alloggi vengano trovate soluzioni alternative che possano supplire alla carenza di posti letto.

MIGLIORAMENTO CONNESSIONE WI-FI

La pandemia ha riscritto le regole dell’erogazione della didattica: oggi avere una connessione a internet è diventato per gli studenti un’esigenza primaria. Tuttavia, la rete wi-fi delle Case dello Studente è di qualità mediocre, e non consente l’allaccio di un numero di dispositivi congruo alla quantità totale degli inquilini. Auspichiamo che la Regione possa farsi carico del problema, stipulando dei contratti ad hoc per consentire a chi vive negli studentati di poter frequentare le lezioni e sostenere gli esami senza impedimenti.

RIMBORSI SUBITO!

Sono centinaia gli studenti che, durante la fase 1, sono stati costretti a lasciare le Case, senza ricevere alcun indennizzo per le quote già pagate dei canoni d’affitto. Un discorso analogo è valido anche per le mense, dal momento che non si è potuto usufruire dei buoni pasto, anch’essi già detratti anticipatamente dalla borsa di studio.
Per queste spese chiediamo il rimborso totale.

CDA ERSU

Le elezioni dei rappresentanti degli studenti e dei docenti al Consiglio d’Amministrazione dell’ERSU si sono tenute a ottobre/novembre. Ciononostante, la Giunta sceglie di non istituire un nuovo CdA, che garantirebbe una più sana amministrazione dell’Ente. Non possiamo aspettare altri sei mesi: chiediamo che il nuovo organo possa insediarsi prima possibile, consentendo agli eletti e ai nuovi nominati di iniziare a svolgere il loro mandato.

MENSA VIA PREMUDA

La ditta appaltatrice Pellegrini, che ha in gestione le mense universitarie di Cagliari, ha subito un calo del 68% degli ingressi rispetto all’anno scorso; questo ha portato alla decisione di chiudere la sede in via Premuda nella fascia serale e nei fine settimana, provocando la formazione di file interminabili nelle strutture, nonché assembramenti sui mezzi di trasporto pubblici. La Regione deve farsi carico del problema, intervenendo per garantire che il servizio continui a essere erogato anche quando i privati si tirano indietro per scelte aziendali”.

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