Un ritorno, quello per gli studenti sardi, tra luci e ombre, con molte speranze e tante paure. “Sono preoccupato – racconta all’ANSA uno studente del liceo classico Siotto di Cagliari – perché mi sembra assurdo che stiamo tornando a scuola ora che siamo in zona arancione. Certo, la Dad non si può paragonare alla scuola in presenza. Ma non mi sento sicuro: questo comunque non è un ritorno alla normalità, alla vecchia scuola che conoscevamo”.

“Sicuramente siamo cariche di energie – aggiunge una studentessa di quinta – a me è mancato molto non andare a scuola. Ma il ritorno è un misto tra entusiasmo e paura, non sappiamo che cosa ci può aspettare. Siamo in quinta, mi fa rabbrividire il fatto che ancora non si sa come si concluderà l’anno: né come, né quando”. Il piano trasporti sembra funzionare ma, nonostante il previsto intervento della Protezione civile, non sono mancati gli assembramenti alle fermate dei pullman e davanti ai cancelli delle scuole. “Racconterò il nostro viaggio verso scuola al preside – spiega Matilde Siddi, rappresentante di istituto del Liceo Siotto di Cagliari – ci sono tante cose da migliorare”.

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