Ancora un allarme sulle mutazioni del coronavirus. Arriva dalla Gran Bretagna, dove alcuni scienziati hanno rilevato nuovi cambiamenti genetici definiti “preoccupanti” dalla Bbc della cosiddetta ‘variante inglese’ del Covid, individuata per prima nel sud dell’Inghilterra nei mesi scorsi e poi dilagata con un’apparente maggiore aggressività rispetto al ceppo originario dell’infezioni.

Le prime indicazioni in questo senso emergono da uno studio preliminare. Stando ai ricercatori non si può escludere che questa ulteriore mutazione, se confermata, possa limitare l’efficacia dei vaccini esistenti, pur senza presumibilmente azzerarla.