“C’erano anche tre rappresentanti della Regione Sardegna nel comitato che ha dettato le regole sulle zone rosse, arancioni e gialle. La declassificazione è avvenuta perché la Regione ha inviato in ritardo dati sbagliati. Il presidente Solinas non può fingere di non sapere tutte queste cose: la Sardegna ha gestito male il monitoraggio. E la zona arancione è anche una conseguenza di questo”. La denuncia arriva dai deputati del Pd Gavino Manca, Romina Mura e Andrea Frailis, in relazione al pronunciamento del Tar sul ricorso presentato dalla Regione.

“Sono stati condivisi parametri e finalità della suddivisione in aree – proseguono i parlamentari sardi – e il ministero sta semplicemente applicando quanto stabilito. Per quanto sacrificanti, si tratta di disposizioni a tutela della salute pubblica. Il Tar ha confermato la correttezza e i tempi del provvedimento, sottolineando di essersi basato sui dati forniti da Cagliari. Non è colpa loro se sui dati del contagio si sia pasticciato molto nell’isola – attaccano i dem – In questo momento è pericoloso soffiare sul comprensibile disagio di tante categorie produttive. Ricordiamo che più tardi si uscirà dall’epidemia più si allontanerà la ripartenza dell’economia. La Regione pensi piuttosto ai ritardi con cui sono state potenziate le terapie intensive, alle incertezze nella campagna di screening e alla campagna di vaccinazioni che ci vede agli ultimi posti in Italia”.

Secondo i parlamentari del Pd, il presidente Solinas “deve chiedere scusa ai Sardi per l’ennesimo scivolone e se proprio vuole sostenere gli operatori che in queste due settimane hanno registrato perdite rilevanti, destini agli stessi quei 6 milioni di euro che ha deciso di utilizzare per la moltiplicazione delle poltrone del suo staff”.

La notizia di riferimento:

Sardegna arancione, Solinas perde anche al Tar: respinta istanza cautelare