mensa scolastica

Incontro tra Paolo Truzzu, l’assessora alla Pubblica istruzione Rita Dedola, con la dirigente comunale Manuela Atzeni e i rappresentanti della cooperativa Camst, dopo quattro mesi dall’avvio del servizio mensa, allo scopo di tracciare un primo bilancio inerente la preparazione e la somministrazione di pasti agli alunni delle scuole scuole comunali dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, anche alla luce delle misure anti Covid-19.

“È stato un incontro positivo – ha commentato l’assessora Dedola – abbiamo esaminato alcune criticità che stiamo già risolvendo”. Camst è una delle principali aziende italiane operante nel settore della ristorazione scolastica, aziendale e socio-sanitaria in tutto il Paese. Dal 2016 gestisce le mense di alcune scuole di Cagliari. E dal mese di ottobre 2020, subentrando alla società Corisar, ha assunto la gestione dell’intero servizio di refezione scolastica comunale, confermando l’impegno di sviluppare le proprie attività anche in Sardegna, a tutela della professionalità dei lavoratori di un settore duramente colpito dalle conseguenze economiche della pandemia da SARS CoV-2. Complessivamente sono infatti circa 300 le persone impiegate da Camst per il servizio di refezione scolastica del Comune di Cagliari. Grazie alla sinergia Comune/scuole/Camst, con modalità del tutto nuove rispetto al passato, in particolare sulle procedure di pulizia, disinfezione, distanziamento e percorsi obbligati unidirezionali, i bambini e ragazzi che possono consumare i pasti in sicurezza.

Perciò “si è reso necessario svolgere il servizio mensa nelle aule o nei refettori, con più turni di somministrazione e utilizzando in alcuni casi materiale monouso bio-compostabile”, ha precisato l’assessora Dedola ricordando che il servizio viene costantemente monitorato anche dagli Enti di controllo ufficiali del territorio. Per affrontare meglio le criticità che sono emerse in alcuni casi durante la somministrazione del servizio, l’Assessorato alla Pubblica istruzione ha inviato una lettera ai dirigenti scolastici per valutare l’ipotesi di riattivare le Commissioni Mensa.