Il 5 febbraio i ricercatori della Sotacarbo si sono riuniti in Assemblea Generale presieduta dalla RSU aziendale nella quale si è dibattuto in merito alla grave situazione economica che sta attraversando il Centro Ricerche. “Tutti gli impegni presi dall’Assessore Fasolino prima e dal Presidente della Regione Solinas successivamente, sono stati puntualmente disattesi” si legge in una nota della società che studia e sviluppa tecnologie di generazione elettrica da combustibili fossili e da fonti rinnovabili a basse emissioni. “Ad aggravare ulteriormente il quadro complessivo è il silenzio assordante da parte della Regione (socio al 50%) verso il Socio ENEA, i vertici Sotacarbo e le organizzazioni sindacali”.

“Negli ultimi mesi – prosegue il comunicato di denuncia “tutti i tentativi formali ed informali fatti per affrontare i problemi strutturali della Sotacarbo con la Regione Sardegna sono stati ignorati. Questo ha generato il quasi totale blocco delle attività di ricerca, mettendo a rischio gli stipendi dei lavoratori”. Durante l’incontro, precisa la Sotacarbo, ci si è interrogati “su come sia possibile che gli impegni assunti dalla massima carica del Governo Regionale vengano disattesi nel silenzio generale, quando da parte di tutte le forze politiche (di maggioranza e opposizione) è
sempre stata riconosciuta la qualità del lavoro svolto dai Ricercatori Sotacarbo e la valenza strategica che l’azienda
riveste nel settore delle tecnologie a basse emissioni inquinanti a livello nazionale ed internazionale”. Inoltre, aggiungono, “la Regione non ha confermato la presenza all’assemblea ordinaria e straordinaria convocata per l’11 febbraio (prima convocazione) e per il 15 febbraio (seconda convocazione) nella quale si deve formalizzare il passaggio al 51% delle quote da parte della RAS, come già ipotizzato nel mese di luglio. L’Assemblea prende atto dell’immobilismo della Giunta e concorda la necessità di intraprendere una iniziativa forte e duratura, volta a sensibilizzare le parti in causa a rispettare gli impegni presi, ed evitare che la Sardegna lasci morire nel silenzio un’eccellenza della ricerca”.

Per queste ragioni i lavoratori della Sotacarbo hanno deciso di proclamare uno sciopero permanente a partire dal 9 febbraio presso Villa Devoto e mercoledì 10 presso il Consiglio Regionale della Sardegna al fine di “sensibilizzare anche i Capigruppo sul fatto che nelle ultime settimane nulla è cambiato”.

“Lo stato di agitazione non terminerà fino a quando non verrà affrontata concretamente la vertenza Sotacarbo” conclude la società.