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“Al termine dei lavori viale Marconi avrà due corsie di marcia in direzione Cagliari e le corsie preferenziali in entrambi i sensi di marcia, che renderanno i moderni filobus CTM più competitivi dell’auto anche in termini di tempi di percorrenza e non solo in termini di risparmio di tempo per non cercare parcheggio, di denaro in termini di carburante e sosta a pagamento e di stress. Le preferenziali permetteranno di ridurre i tempi di intervento dei mezzi di soccorso (i Vigili del Fuoco e la Polizia hanno le loro caserme proprio in viale Marconi e la via è percorsa da numerose ambulanze) senza più esser costretti a inevitabili ma pericolose manovre di sorpasso in contromano delle colonne dei veicoli fermi in coda. Come tutti i lavori, inevitabilmente ci sono dei disagi, ma fino alla conclusione di essi non si può fare alcuna valutazione della viabilità”, è quanto scrive, in una nota stampa, Michele Vacca, referente del Sud Sardegna di UTP (associazione Utenti Trasporto Pubblico).

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“I disagi possono però esser ridotti sin da subito riorganizzando il trasporto pubblico scindendo le linee CTM 30 e 31 che attualmente sono due circolari che vanno in senso inverso – prosegue Vacca nel comunicato – la linea 30 si potrebbe far andare e tornare da piazza Matteotti a via Brigata passando in entrambi i sensi a Quartucciu e Selargius, mentre la 31 farebbe il percorso diretto tra Cagliari e Quartu in entrambi i sensi. Senza alcun bisogno di linea di alimentazione o altra infrastruttura il 31 arrivato alla rotonda di viale Colombo potrebbe percorrere tutto il viale fino alla rotatoria di via San Benedetto e tornare indietro grazie alle batterie di nuova generazione di cui i nuovi filobus sono dotati. Questo permetterebbe di servire molta più utenza senza bisogno di cambi”.

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“Con una spesa di appena 50.000/70.000€ si potrebbe costruire in piazza IV Novembre un punto di ricarica come quello presente all’Ospedale Marino e i filobus in marcia autonoma potrebbero servire anche la zona di via San Benedetto e via Fiume. – conclude il referente del Sud Sardegna di UTP – Eliminato il passaggio per la strettoia del centro storico di Selargius che limita l’utilizzo di mezzi lunghi si potrebbero impiegare nella linea 31 dei filobus snodati da 18 metri e addirittura sperimentare i filobus col doppio snodo, lunghi 24 metri che stanno avendo un ottimo successo in tante città europee e sono in sperimentazione in Italia. Essi con un costo di un terzo rispetto a un tram, hanno la stessa capienza e non hanno bisogno di costruire apposite infrastrutture”.