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“Da quanto ci risulta, sono ormai privi di qualsivoglia attrezzatura o macchinario, per discutere di un ipotetico quanto improbabile riavvio delle attività produttive”: è questo ‘l’unico neo’ emerso dall’incontro, in generale positivo, tra la Regione e possibili investitori interessati agli ex capannoni della Keller Elettromeccanica di Villacidro. Meno bene, anzi “disappunto” per il faccia a faccia con solo alcune sigle sindacali “con un atteggiamento discriminatorio che ci esclude dal tavolo”.

Lo denuncia il Sial Cobas regionale ricordando che il 5 gennaio 2021 “ha inviato a tutti gli assessorati una richiesta di incontro urgente per fare il punto della situazione”. “Fermo restando che noi siamo interessati a discutere con tutti, valutando qualsiasi possibile scenario, rileviamo, però, con gran stupore e disappunto, che i componenti della Giunta Regionale, prediligono trattare con una sola parte sindacale, senza che ve ne sia la certezza della reale e numerica rappresentanza, escludendo dal tavolo la nostra sigla che annovera, fra i suoi aderenti, una gran parte degli ex lavoratori che in noi ha riposto la fiducia – si legge in una lettera inviata dal Sial Cobas alla Regione – Detta richiesta è caduta nel vuoto, ma non contenti di aver mancato di rispetto ad un interlocutore che legittimamente vi chiedeva di poter comunicare e confrontarsi con voi, avete compiuto un atto ìche condanniamo con forza”.

Ora il sindacato annuncia nuove forme di protesta pur rendendosi disponibile “per eventuali chiarimenti”. Nel frattempo, nei giorni scorsi il Siasl è stato audito in commissione lavoro sul ritardo dei pagamenti e sulla proposta, sostenuta dalle amministrazioni, di avviare un tavolo di discussione con la cabina di regia da parte della Regione per la collocazione degli ex dipendenti nei cantieri comunali.