Con una nota inviata all’Assessore Regionale alla Sanità, Mario Nieddu, il Nursind, sindacato delle Professioni Infermieristiche  denuncia una grave mancanza relativa alle vaccinazioni in Sardegna.

“Le Aziende sanitarie sarde non hanno provveduto alla vaccinazione degli studenti di infermieristica e di ostetricia, gli studenti tirocinanti fanno parte dell’équipe sanitaria che opera sul paziente – scrive Fausto Pileri,  Vice coordinatrice regionale NurSind Sardegna – come tutti i cittadini anche gli studenti non sono certamente immuni da un possibile contagio da SARS- Covid”.

“Più volte si è verificato che alcuni studenti o loro congiunti risultassero positivi ai tamponi rinofaringei per la ricerca di SARS- Covid, diversi studenti hanno eseguito manovre e procedure su pazienti risultati inizialmente negativi che si sono positivizzati durante il ricovero ospedaliero – incalza Pileri – gli studenti delle professioni sanitarie citate devono perciò essere vaccinati al più presto, sicuramente nel rispetto dell’ottica di tutela del paziente senza dimenticare che occorre tutelare anche la salute degli studenti stessi nonché quella degli operatori sanitari con i quali essi turnano regolarmente”.

“Si ritiene inoltre che si dovrebbe sentire la responsabilità morale della salute di ogni studente tirocinante in formazione e quindi a noi tutti affidato, presso le nostre Aziende ed i nostri Atenei, sarebbe stato auspicabile che essi fossero stati già inclusi, come i medici specializzandi, nella campagna di vaccinazione essendo essi presenti quotidianamente nelle corsie e nei servizi – prosegue la nota del Nursind – si è evidentemente stabilita una scala di priorità, nella somministrazione delle vaccinazioni, che non tiene conto dell’organizzazione assistenziale in uso presso le nostre strutture sanitarie. Tale scala di priorità ha infatti previsto di vaccinare prima degli studenti tutta una serie di altre categorie che avrebbero ben potuto attendere qualche giorno visto che non si rapportano certamente con i pazienti né con il resto dell’équipe sanitaria. Si confida pertanto in un Suo intervento per porre rapidamente rimedio ad un errore organizzativo che può avere gravi ripercussioni sulla sicurezza dei pazienti e degli operatori”.

 

 

Componente Consiglio Nazionale NurSind