Scendono in campo anche i bambini a difesa dei Giganti e a sostegno dell’iniziativa del Sindaco di Cabras, Andrea Abis, affinché i Giganti di Mont’e Prama siano restaurati, conservati ed esposti al “Museo Civico Giovanni Marongiu”, in paese. Stamani alle 10 nonostante la pioggia, di fronte al Museo, dove la Soprintendenza non è potuta entrare grazie all’Ordinanza di chiusura del Sindaco, i bambini delle scuole di Cabras hanno affisso i loro disegni, commoventi, e si sono presentati tutti con la maschera dei Giganti.

Con una costante: l’hashtag #GigantiaCabras, che sta volando sui social. Una straordinaria, pacifica e civile sollevazione di popolo contro la prepotenza dello Stato che mostra il muso duro dietro un vecchio e anacronistico diritto di voler decidere sulla sorte del patrimonio archeologico dei sardi. Sui social la protesta è sottoscritta e su change.org, appena lanciata, vola a 7mila firme.

Il Sindaco Andrea Abis ha mostrato grande coraggio e fermezza nella sua decisione di firmare l’ordinanza di chiusura del Museo per impedire alla Soprintendenza di caricare su un camion le statue e portarle a Cagliari per il restauro. Tutta la popolazione cabrarese lo ha seguito, tutto il popolo sardo gli sta al fianco. Si tratta di una collezione già selvaggiamente cannibalizzata, smembrata e vergognosamente separata che dev’essere ricomposta per intero. E anche quelli che sono al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari devono tornare a Cabras. Tagliare la storia con l’accetta della burocrazia di Stato è segno di inciviltà intollerabile. Permettere di portar via ancora gli ultimi ritrovamenti di Mont’e Prama con la scusa del restauro sarebbe uno sfregio al paese, alla storia, al popolo sardo. Quelle statue rappresentano l’apice dello splendore della cultura nuragica, sono parte fondamentale di un popolo, sono nate e devono restare a Cabras. Dopo la vergognosa autorizzazione per l’impianto del vigneto adiacente gli scavi, questo sarebbe l’ennesimo cazzotto in faccia all’archeologia, alla Sardegna e ai Sardi. La Soprintendenza ricorrerà alle vie legali, giustamente secondo la legge, ma a fianco del Sindaco Abis e dei cabraresi c’è l’intera Sardegna, che si sta ribellando.

Che difficoltà avrebbe la Soprintendenza ad allestire a Cabras un Centro per il restauro? Nulla. Si sono spesi tanti denari per cose inutili, perché non creare il Centro proprio nel Sinis, dove ormai gli scavi stanno dimostrando che lì fosse la culla della cultura nuragica. A fianco all’amministrazione comunale c’è l’intera Sardegna. Il ministro Franceschini, che ha già dimostrato grande insensibilità per la Sardegna e per i Giganti, non faccia ostruzionismo. Prende a atto della protesta e trovi la soluzione che tutti ci auspichiamo. Perché diversamente si metterà ancora una volta contro il popolo sardo. Avanti tutta in difesa dei #GigantiaCabras.

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