Sos medici di base titolari in Sardegna. “La Sardegna risulta ferma all’annualità 2018 per quanto riguarda l’assegnazione delle sedi carenti di medici di base titolari, pubblicate e assegnate fino al 2017, e dal 2018 solo rese note ma non ancora assegnate. La pandemia da Coronavirus ha solo rimarcato queste gravi carenze, purtroppo note da anni, della medicina territoriale”. È il consigliere regionale del Pd Roberto Deriu a denunciare la situazione, evidenziata in un’interrogazione all’assessore regionale alla sanità Mario Nieddu.

Si tratta di “una mancanza davvero pesante – precisa Deriu –. Gli evidenti ritardi nell’assegnazione delle sedi carenti di medici di base titolari portano infatti nel tempo a determinare la totale assenza del servizio all’interno di un comune, in quanto il conferimento di incarichi temporanei risulta meno conveniente per i medici rispetto all’ottenimento delle titolarità, motivo per la quale non si riesce più a coprire le sedi carenti con contratti a tempo determinato. Una condizione che ha reso ancora più difficile la gestione dell’epidemia sul territorio isolano”.

Per Deriu la pubblicazione delle sedi vacanti è un passaggio necessario per risolvere la situazione dei medici di base nell’isola. “Ogni anno – spiega il consigliere dem – secondo quanto previsto dalle norme in vigore, la Regione dovrebbe bandire le sedi carenti, cioè aprire una manifestazione d’interesse per medici di base che possano diventare titolari nei comuni sprovvisti del servizio. Ma niente di tutto questo è stato fatto”. Non solo, la regione Sardegna non ha provveduto nemmeno alla pubblicazione delle sedi carenti dell’anno 2020 e alla conseguente manifestazione di interesse. “L’assessore Nieddu – conclude Deriu – ci spieghi i motivi di questi gravi ritardi e ci dica chiaramente quali azioni intenda disporre per l’urgente assegnazione delle sedi carenti di medici di base titolari nei comuni della Sardegna attualmente sprovvisti di questo fondamentale servizio, al fine di non compromettere ulteriormente il diritto alle cure e alla salute a moltissimi cittadini, soprattutto anziani impossibilitati a spostarsi in comuni limitrofi per l’assistenza sanitaria di cui necessitano”.