Dopo il discorso del premier Mario Draghi in Senato un centinaio di manifestanti di Italexit, il movimento di Gianluigi Paragone, si sono radunati a piazza del Pantheon per protestare contro “il partito unico dell’euro”.

Nel giorno del primo discorso di Mario Draghi al Senato c’è anche chi ha deciso di scendere in piazza per protestare contro il nuovo governo. Cittadini, imprenditori, partite Iva, che si sono dati appuntamento al Pantheon sotto le bandiere tricolori e quelle di Italexit, il movimento fondato da Gianluigi Paragone, per dire no al “grande partito unico dell’euro e dell’Europa”.

“Questo governo nasce per cancellare definitivamente quei residui di sovranità democratica e popolare (e dunque nazionale) che ci sono rimasti – con la solita argomentazione per cui si cede sovranità per aumentarla, quando trent’anni di Maastricht ci hanno insegnato che cedendo sovranità si perde sovranità e basta, come è ovvio – e per completare l’opera di demolizione della forma-Stato democratico-costituzionale del nostro paese, e dunque della stessa Repubblica, con il definitivo assorbimento dell’Italia nel sistema neocoloniale e strutturalmente post-democratico targato UE”, ha scritto il senatore in un post su Facebook.

“Ormai – prosegue il giornalista – la scelta è chiara: o si sta con la Costituzione del ‘48 – e dunque contro governo – o si sta con i suoi nemici”. In piazza c’erano, secondo gli organizzatori, un centinaio di persone. Tra loro anche una delegazione di parrucchieri ed estetiste che denunciano come nel 2020 a causa di un “crollo dei consumi del 10,8 per cento abbiano rischiato la chiusura definitiva di più di 390 mila imprese”.