“Sono passati ormai tre mesi da quando è stata chiusa l’Unità operativa di Neuro-riabilitazione dell’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari, un presidio sanitario di grande importanza non solo per il Sud Sardegna, ma per tutta l’Isola, la struttura più importante di questo genere all’interno del nostro territorio regionale. I pazienti sardi con gravi cerebro lesioni traumatiche o vascolari si sono visti privare di 12 preziosi posti letto che potrebbe garantire loro un livello di assistenza essenziale e di eccellenza”. Lo denunciano Rossella Pinna e Valter Piscedda insiema a tutti i consiglieri regionali del Partito Democratico che hanno presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione Christian Solinas e dall’assessore della SanitàMario Nieddu.

Nel documento ispettivo si chiede, oltre alla riapertura del reparto, di conoscere quali siano le motivazioni della sospensione dell’attività. “Desideriamo inoltre sapere – scrivono i Dem – se vi sia intendimento di ripristinare tutte le attività dell’U.O. di neuroriabilitazione, quali siano i tempi di riattivazione previsti e in quale presidio la U.O. di neuroriabilitazione verrà ubicata tenuto conto della complessità e plurispecialità di figure mediche e infermieristiche e di spazi dedicati di cui necessita e dove siano ricoverati attualmente i pazienti che hanno necessitato e/o ancora necessitano delle cure di neuroriabilitazione”.

“Ad oggi non sono chiari molti passaggi riguardo la chiusura di un centro di eccellenza essenziale per la tipologia di pazienti ospitati, con un’equipe composta da figure altamente specialistiche – sottolineano i consiglieri del Partito Democratico -. Stiamo parlando di sette medici, dieci infermieri, cinque operatori socio sanitari, due logopedisti, sei fisioterapisti ed uno psicologo”.