“La guerra interna al centrodestra, palese ieri durante la discussione sulla finanziaria, sta paralizzando la sanità in Sardegna. Il ritardo sulle vaccinazioni in Sardegna non è più giustificabile. Ancora di più se si considera che i dati e i rapporti nazionali dicono che in Sardegna i numeri sul Covid migliorano. Eppure sui vaccini la Regione è colpevolmente indietro: non c’è un piano preciso, non è partita la somministrazione agli ultraottantenni, non esiste la piattaforma per le prenotazioni annunciata giorni fa, non c’è alcun tipo di comunicazione chiara. Il rallentamento della diffusione del virus dovrebbe essere un’occasione da sfruttare appieno per accelerare. Invece si continua a parlare di improbabili passaporti sanitari per l’ingresso nell’isola e di campagne di screening fuori tempo massimo e si sottovalutano questioni fondamentali per le cittadine e i cittadini sardi”, a dichiararlo è Agus, consigliere regionale dei Progressisti.
“Nel frattempo le altre regioni corrono. Nel Lazio hanno già effettuato la prenotazione oltre 260mila anziani (telefonicamente o sul web) e sono già state somministrate 54mila dosi, in Emilia Romagna le prenotazioni sono partite tre giorni fa ed è già iniziata la somministrazione alla popolazione anziana. In Veneto si sono prenotate oltre 43.000 persone e la capacità vaccinale supera le 4000 dosi giornaliere. In Toscana le prime vaccinazioni agli over 80 sono state eseguite due giorni fa grazie a un accordo con i medici di famiglia e la piattaforma di prenotazione ha già archiviato oltre 300mila richieste. La provincia autonoma di Trento ha già somministrato 3800 dosi a ultraottantenni, mentre Bolzano ha superato lunedì quota 14000 inoculazioni. In Campania la prenotazione è partita a inizio febbraio ed esiste già un protocollo per consentire la somministrazione a domicilio. In Puglia si sono già prenotate oltre 105mila persone e le prime dosi verranno somministrate il 22 febbraio. In Piemonte, in Liguria e in Lombardia la campagna di prenotazione è partita tre giorni fa e solo in quest’ultima, a causa delle oltre 150.000 richieste del primo giorno, il sistema ha subito un rallentamento”, si legge nella nota.
“Da noi in Sardegna niente di tutto questo. Il centrodestra smetta di ragionare sugli interessi legati alle poltrone, metta da parte le proprie diatribe interne e inizi a lavorare per dare risposte ai sardi. Non è possibile che nel mezzo di una pandemia mondiale l’unico motivo di discussione siano gli assetti di potere e le piccole vendette interne ai partiti”, conclude Agus.