“Nessun problema sui test antitubercolina per i territori di Nuoro, Sassari Ogliastra e Gallura, e per l’identificazione elettronica degli animali attraverso il bolo: ci sarà tempo, infatti, sei mesi per gli allevatori bovini per ottemperare alle prescrizioni imposte dalle norme nazionali sulla cosiddetta ‘imbolatura’ per tracciare i capi animali”. Lo fa sapere Daria Inzaina, responsabile per il settore bovino di Confagricoltura.

“Un problema – conferma – che è stato superato in pochi giorni grazie alla collaborazione e le continue interlocuzioni che abbiamo avuto con il direttore del servizio Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare della Regione, il dottor Montisci che, insieme all’assessore, hanno chiuso il cerchio e prorogato di sei mesi questa operazione che rischiava di mettere in seria difficoltà le aziende zootecniche sarde, in particolare quelle della Gallura”. Proroga necessaria, proprio per consentire una migliore organizzazione degli allevatori per procedere all’identificazione attraverso il bolo degli animali, richiesta dalle norme nazionali.

“Siamo vicini al periodo della vendita degli animali ed effettuare una imbolatura nell’immediato, per le aziende significava allungare i tempi di vendita con la conseguente possibile perdita di clienti – sottolinea Inzaina – tra ordinare i boli, darli agli animali e con addirittura la necessità per molti allevatori di richiedere il sostegno di veterinari privati, a pagamento, ci sarebbe stato un allungamento di tempi di vendita e un costo in più nell’immediato che avrebbe creato non pochi problemi alle aziende considerato anche che gli animali, in questo momento dell’anno, soprattutto in Gallura sono allo stato semi brado. E proprio questi giorni potrebbe arrivare un’altra buona notizia per gli allevatori bovini, legata alla movimentazione degli animali”.