Nessun accordo tra maggioranza e opposizione sul Recovery plan sardo. L’ordine del giorno per l’istituzione di una cabina di regia con il compito di definire i progetti non entrerà in Aula domani, come chiesto oggi dal centrodestra, e difficilmente sarà discusso in questa settimana. Gli esponenti della minoranza hanno infatti abbandonato la conferenza dei capigruppo convocata stasera per stabilire la programmazione dei lavori.

“Abbiamo trovato irricevibili le proposte del presidente della Giunta”, hanno commentato a margine Gianfranco Ganau (Pd), Francesco Agus (Progressisti), Eugenio Lai (LeU) e Michele Ciusa (M5s). Da Villa Devoto era infatti arrivata la disponibilità a garantire la presenza in Aula di Christian Solinas alle 17.30 di domani. “Vorremmo avere almeno 4 o 5 ore per dibattere su un tema così importante – ha spiegato Agus – per evitare che la discussione sia ridotta alle dichiarazioni del presidente”. Oltretutto i membri dell’opposizione hanno chiesto di “entrare in Aula dopo aver avuto visione dei 206 progetti già trasmessi, ma questo non sarà possibile”.

E ancora, nella versione aggiornata dell’ordine del giorno è cassata la possibilità per il gruppo di lavoro di valutare i 206 progetti e di integrarli, semplicemente “può prenderne solo atto”, ha precisato Ganau. Solinas, da parte sua, hanno riferito i capigruppo di maggioranza in riunione, non potrà partecipare a una seduta convocata eventualmente giovedì. “Auspico – ha concluso Michele Ciusa – che alla prossima riunione dell’Aula si discuta comunque di Recovery Fund con il presidente, se invece dovesse entrare il testo unificato sugli enti locali come se nulla fosse accaduto, vorrebbe dire che a questa maggioranza non interessa nulla del futuro della Sardegna”.