Il reparto di Oncologia dell’ospedale di Lanusei arranca e prenotare una visita è diventata un’impresa impossibile. Lo denunciano i rappresentanti di Liberu, il movimento indipendentista guidato dal segretario Pierfranco Devias, che, in una nota, raccontano le peripezie dei malati e chiedono risposte all’Ats. Il problema era già approdato nei giorni scorsi sul tavolo dell’assessore alla Sanità Mario Nieddu con una interrogazione del consigliere regionale del Pd Salvatore Corrias.

“Una paziente chiama il Cup da un centro ogliastrino per una visita specialistica confidando in una sanità che comprenda il suo dramma, ma si sente rispondere ‘richiami’. Non ci sono date certe in cui può essere visitata, ma le cure oncologiche non possono essere rimandate. Come si possono aggiungere i disagi di un disservizio atavico alle sofferenze della malattia?” chiedono Devias e colleghi, che contestano “le rassicurazioni dell’Assl di Lanusei secondo le quali il servizio non sarebbe mai stato sospeso”.

“Sono rassicurazioni che non bastano e appaiono ciniche e irricevibili, nel momento in cui la dura realtà ci mostra che i pazienti sono impossibilitati a prenotare una visita e ad accedere alle cure – ribattono i rappresentati di Leburu – .L’intero servizio di Oncologia conta su due soli specialisti che operano in tutto 4 giorni a settimana, in soldoni sempre e solo uno specialista per turno che deve rispondere alle esigenze di tutta l’Ogliastra e 60mila utenti, con una dottoressa peraltro già legittimamente trasferita. Per i digiuni di nomine, incarichi e trasferimenti, molto presto resterà un solo oncologo per far fronte all’enorme richiesta e già adesso il servizio é operativo per un solo giorno a settimana”. “Chiediamo con urgenza che l’Ats e l’assessorato alla Sanità provvedano a nominare gli specialisti presso l’ospedale di Lanusei, fermo restando la copertura dei presidi di Tortolì e Jerzu, attualmente chiusi”, concludono.