Sono sul piede di guerra i sindaci del Distretto di Sanitario di Oristano a causa delle diverse carenze dei servizi sul territorio. Per queste ragioni, tutti i sindaci del territorio si dicono “pronti ad azioni clamorose”. La settimana prossima decideranno quali azioni assumere ma c’è già qualche proposta, quali ad esempio consegnare le fasce tricolori nelle mani del Prefetto o dimettersi dal Comitato di Distretto Sanitario. “Chiediamo unità a tutti, politici, sindacati, comitati, ordini professionali, ma è finito il tempo degli impegni espressi solo a parole. Occorrono atti concreti per invertire la rotta, restituire dignità al territorio e capacità di azione al sistema sanitario”, ha detto il Sindaco di Oristano Andrea Lutzu che da presidente del Distretto sanitario ha indetto una riunione con i sindaci del Comitato, il Commissario straordinario dell’Ats Massimo Temussi e il commissario straordinario dell’Assl di Oristano Antonio Cossu.

Il Commissario Temussi ha chiesto ai Sindaci l’elenco delle priorità della sanità oristanese e aggiornato sul piano delle vaccinazioni. Nei prossimi giorni si partirà con gli ultraottantenni che saranno avvertiti tramite sms o attraverso prenotazioni e giornate vaccinali. “Da 3 anni e mezzo inviamo documenti alla Regione e alle istituzioni sanitarie – ha replicato il Sindaco Lutzu -. Abbiamo inviato delibere, documenti, dossier, il Patto della Salute. Abbiamo avuto incontri a Oristano e Cagliari. Oggi ci viene chiesto di mandare un nuovo documento. Lo facciamo, è chiaro, ma la situazione della sanità a Oristano dovrebbe ormai essere più che nota a tutti”.

“È offensivo sentire che non si conosce la mappa delle necessità e delle emergenze della sanità oristanese. È inaccettabile – gli ha fatto eco il sindaco di Allai Antonio Pili. “Non è possibile che oggi ci venga chiesto una sintesi delle richieste per la sanità del territorio”, ha aggiunto il sindaco di Solarussa Mario Tendas. “Almeno dal 2017 il Comitato di Distretto dice cosa vuole esercitando i suoi compiti di indirizzo”, ha sottolineato il sindaco di San Vero Milis Luigi Tedeschi. “A due mesi dalla manifestazione di Cagliari i consiglieri regionali non hanno fatto niente. Lanciamo un atto di accusa anche nei loro confronti” ha proseguito il sindaco di Nurachi Renzo Ponti. Per il sindaco di Cabras Andrea Abis “siamo prossimi al collasso. Francamente avevo qualche aspettativa in più dalla riunione di oggi”.