La Regione Sardegna ha già visionato l’ordinanza nella quale si attesta il passaggio dell’Isola in zona bianca, firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, questa mattina ha partecipato a una videoconferenza con il ministro , il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il direttore generale del dipartimento di Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza e ora il presidente della Regione Christian Solinas dovrebbe adottare una sua ordinanza che prevederà riaperture graduali e controllate, e comunque concordate costantemente con il Ministero e il comitato tecnico scientifico.

Le prime notizie sulle riaperture

Si ragiona, in particolare, sui nuovi orari di chiusura di bar e ristoranti che da lunedì potranno lavorare anche per la cena, e, ovviamente, sull’eventuale slittamento del coprifuoco notturno che comunque resterà.

Le riaperture saranno decise di volta in volta in base agli esiti di un tavolo di monitoraggio permanente del quale fanno parte il ministero e il comitato tecnico scientifico. Tutti i protocolli attivi dall’inizio della pandemia per contrastare il coronavirus resteranno validi.

Isola “Covid-free”

Ora che la Sardegna è bianca, diventa sempre più concreta l’ipotesi che a chi intende entrare nell’Isola sarà richiesta una certificazione della vaccinazione anti-Covid o di tampone effettuato prima dell’imbarco. Il certificato, però, non dovrebbe essere oggetto dell’ordinanza regionale sulle riaperture ma di una successiva.

Solinas: “Ora controlli per chi arriva”

“Un grande risultato ottenuto grazie all’impegno di tutti i cittadini sardi, ma un punto di partenza piuttosto che di arrivo”. Così il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, commenta la classificazione della regione come area bianca stabilita dal Governo, ribadendo di voler “proteggere la Sardegna con tutti gli strumenti che possano garantire severi controlli sanitari per coloro che entreranno nel nostro territorio”.

“È il risultato – afferma Solinas – dei tanti sacrifici fatti in questi mesi dai sardi, delle loro attenzioni e dello scrupolo posto nell’osservanza delle regole di sicurezza, della loro partecipazione allo screening di massa che sta entrando nella sua fase numericamente più rilevante. Per questo, dobbiamo considerare questo riconoscimento come un motivo in più per mantenere alta la guardia contro il virus, affinché lo sforzo non sia vanificato da atteggiamenti imprudenti”.

“La zona bianca – osserva il governatore sardo – non rappresenta certamente un invito al ‘liberi tutti’, alla mitigazione delle precauzioni e delle norme di sicurezza; deve essere anzi interpretata da tutti noi come una sprone alla massima responsabilità. Da questo risultato può scaturire una ripresa graduale di attività produttive che in questi mesi hanno sofferto danni gravissimi, fiaccando la nostra economia. Ma tutto deve essere fatto con prudenza e attenzione. Confermo il mio fermo intendimento di proteggere la Sardegna con tutti gli strumenti che possano garantire severi controlli sanitari per coloro che entreranno nel nostro territorio regionale, a tutela della salute, che non impedirà ma anzi faciliterà la libera circolazione delle persone. Ho già avuto interlocuzioni con il Governo e con il Ministro Speranza al quale ho chiesto l’intesa. Confidiamo che con il nuovo Governo Draghi possa concretizzarsi una piena condivisione nei confronti di un sistema che sarà garanzia per i sardi e per i turisti, e che farà della Sardegna – conclude Solinas – una terra sicura e sempre più ospitale”.

La notizia di riferimento:

Coronavirus, è ufficiale: Sardegna in zona bianca