“Dopo mesi di grande preoccupazione e di enormi sacrifici, finalmente il covid in Sardegna rallenta la sua corsa : il contagio sta lentamente calando, la pressione sugli ospedali è meno intensa, aumenta il numero dei guariti. Tutti elementi che rafforzano le speranze di poter superare questo annus horribilis. E se ci sono chiari i segnali che ci dicono che i Sardi sono stati attenti e disciplinati, che hanno rispettato le regole imposte dalla pandemia, il bollettino quotidiano dei contagi però ci dice che non è ancora il momento di sentirsi fuori pericolo: La Sardegna NON è covid free e a dircelo sono i numeri: il 13 luglio 2020 erano solo 7 le persone in isolamento domiciliare, oggi, 27 febbraio 2021 sono, invece, 12.599”. Lo affermano i Consiglieri regionali del Gruppo del Pd in merito alla decisione del Governo di ‘decolorare’ la Sardegna classificandola ‘zona bianca’.

“Se a questo aggiungiamo gli attuali ricoverati e una percentuale statisticamente irrilevante dei vaccinati in Sardegna, lo 0,1 % (a oggi solo 86.430 sardi su una platea di popolazione da vaccinare di circa 1.200.000 ) si capisce bene che c’è poco di che festeggiare. L’Isola va messa in sicurezza – afferma Rossella Pinna, componente della Commisisone Sanità -, vanno vaccinati gli anziani, i malati e tutti gli operatori, compresi i familiari che li assistono, e poi, il più velocemente possibile, tutti i sardi”.
“Noi – proseguono i consiglieri del Pd -, facciamo il tifo per la Sardegna ma non ci dimentichiamo gli eccessi ottimistici di agosto, le scelte sconsiderate e la seconda ondata che ci ha portato mille morti e il blocco di tutte le attività. Per questo chiediamo al governo regionale di svuotare immediatamente i depositi dei vaccini che da diverse settimane sono lì in attesa di essere somministrati. Come dicono autorevoli esperti in lotta ogni giorno contro il virus: non basta essere la prima regione in zona bianca se poi siamo i penultimi in Italia nelle vaccinazioni”.

Per i dem “solo un piano puntuale, con regole chiare e rispettate rigorosamente, può permetterci di tornare alla normalità, far ripartire le imprese e pensare a mettere in sicurezza la prossima stagione turistica. Per questo, lo ripetiamo , è necessario vaccinare presto e non pavoneggiarci sulla conquistata zona bianca dimenticando che siamo la Cenerentola d’Italia per copertura vaccinale, inchiodati allo 0,1 di vaccinazioni effettuate”.
“La nostra Regione ha il dovere di tutelare i risultati raggiunti col sacrificio di tutti i sardi – affermano i Dem – ed in particolare delle categorie che più di altre hanno sofferto per il fermo delle attività, per la perdita del lavoro, per una crisi che vorremmo tutti superare. Riprendere in sicurezza anche gli spostamenti e i flussi in entrata verso la Sardegna è una garanzia per la ripresa del settore turistico e in generale dell’economia, basta organizzare i controlli, le regole. Sappiamo che il virus cammina sulle nostre gambe, abbiamo i tamponi rapidi, possiamo allestire postazioni di controllo negli scali isolani e nei porti con un protocollo serio e affidabile che limiti il più possibile i rischi e così, poter riprendere a vivere tutti, con saggezza”.