Vaccini

“Gli anziani non sanno come e quando ci si deve prenotare per le somministrazioni, tutta la campagna in Sardegna è organizzata secondo logiche poco chiare e per niente efficaci”. Le opposizioni stigmatizzano la gestione della vaccinazione anti Covid da parte della Regione, soprattutto per quanto riguarda gli over 80. “Tutti gli ultraottantenni si stanno chiedendo: dove, come e quando ci si deve prenotare per l’inoculazione? – spiega il capogruppo del M5s Michele Ciusa – e chi non dovesse disporre di un telefono mobile, o non ha dimestichezza con la tecnologia, come deve comportarsi?”.

Insomma, accusa, “sul tema regna una confusione disarmante che non possiamo più tollerare: la Regione comunichi ai cittadini regole semplici, chiare, tempestive. Chiarisca al più presto i dubbi degli anziani e delle persone fragili, categorie che dovrebbero ricevere il vaccino a breve”. Ciusa ricorda anche che la Sardegna è al penultimo posto nella somministrazione: “ad oggi solo soltanto il 55 % delle dosi di vaccino arrivate nella nostra regione sono state somministrate”. Di “logiche poco chiare e per niente efficaci” parlano anche i Progressisti.

“Basta prese in giro – tuona Massimo Zedda – basta con le interviste autoprodotte in cui si dice che tutto va bene e in cui si scarica sul Governo la possibilità di poter vaccinare tutti entro 30- 45 giorni”. Tutto mentre “non si riesce a fare una prenotazione, non sono stati individuati spazi adeguati per le vaccinazioni, non sono stati coinvolti medici di base e farmacie”. Nelle prossime ore, annuncia il capogruppo Francesco Agus, “depositeremo una richiesta di accesso agli atti per capire come si stia procedendo per individuare le categorie più esposte.

Diversi ordini professionali stanno stilando le anagrafiche, ma ancora non hanno avuto risposte. Allo stesso modo sono ancora in attesa di capire quando saranno vaccinate le categorie di pazienti con malattie croniche”. E la consigliera Laura Caddeo ricorda che “tra le categorie indicate come prioritarie e non ancora coinvolte nella campagna ci sono gli insegnanti e il personale della scuola”.