La scuola civica di musica “Antonietta Chironi” chiusa non per disinteressa da parte del Comune ma temporaneamente e per consentire l’assunzione del personale. Così l’assessora alla Pubblica Istruzione, Fausta Moroni in risposta al direttore dell’istituto Andrea Ivaldi che, insieme a personale e studenti, aveva protestato contro lo stop alle lezioni, dopo i ritardi dovuti al difficile anno della pandemia. “La scuola non rischia la chiusura – spiega Moroni – le attività hanno subito un breve stop in attesa che la nuova ditta (la Synesis Srl vincitrice della selezione che gestirà il personale, ndr) porti a termine tutti gli adempimenti burocratici: se ci sono dei ritardi non sono ascrivibili all’amministrazione. La ditta non ha ancora concluso l’iter per le assunzioni, ma su questo il Comune non può intervenire se non raccomandandosi affinché venga applicato il contratto collettivo nazionale”.

Quanto al “disinteresse” per l’istituto, l’assessora risponde: “Se la scuola civica Chironi è diventata un modello per altre realtà , lo si deve anche all’impegno delle persone che lavorano nell’amministrazione comunale. Come accaduto per tutta la didattica, l’ultimo anno è stato condizionato dall’emergenza sanitaria, ma nonostante questo siamo riusciti a far ripartire le lezioni prima di tante altre realtà. Con ordinanza regionale era stata data la possibilità alle scuole civiche di prorogare il termine per la chiusura dell’anno scolastico 2019/2020 al 15 dicembre, noi l’abbiamo fatto il 31 ottobre proprio per consentire la rapida ripresa delle lezioni del nuovo anno, che infatti sono iniziate il 7 dicembre. Tante altre scuole civiche – ricorda Moroni – sono ripartite solo a gennaio inoltrato”.