Troppe criticità all’interno dell’ospedale Brotzu. Pazienti in letti bis e nei corridoi oppure ospitati in altri reparti. Infermieri e oss in numero insufficiente con un rapporto professionista – paziente e turni insostenibili. Altissimo poi rischio di contagio da Covid-19 per tutti. Le criticità sanitarie delle Unità operative di Medicina d’urgenza e Nefrologia del Brotzu sono state denunciate dal Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, con una lettera indirizzata all’assessorato regionale della Sanità, al commissario dell’Arnas Brotzu e all’attenzione dello Spresal. “Il reparto di Medicina d’urgenza sta vivendo una situazione di sovraffollamento. Sono presenti infatti 45 pazienti ricoverati a fronte di 38 posti letto accreditati – sottolineano i dirigenti sindacali Fabrizio Anedda, Zaira Anedda e Emilio Fava – inoltre l’Unità operativa ha altri 5 pazienti in appoggio in altri reparti. Di questi 45, 6 non hanno un posto letto in camera di degenza, ma vengono ospitati negli ambulatori del DH, nella medicheria, nella sala ecografia, in un ambulatorio medico e alcuni nei corridoi del reparto”.

E ancora: “Nonostante la dichiarata opposizione del personale infermieristico è stato disposto il posizionamento di un letto bis in diverse stanze di degenza, riducendo ulteriormente lo spazio tra un paziente e un altro, facendo si che venga meno la funzionale operatività e la distanza di sicurezza imposta da tutti i protocolli anti Covid. Il cluster di contagi meno di un mese fa non ha insegnato nulla?”. Capitolo personale. “I carichi di lavoro sono insostenibili – denuncia il Nursind – un infermiere per 15 pazienti. Criticità soprattutto in Nefrologia e annessa Unità intensiva per trapianti di rene, con un rapporto di infermiere-paziente di 1/10 nei turni diurni e di 1/15 in quello notturno. Stando agli accreditamenti di organico regionali, dovrebbero essere invece rispettivamente di 1/6 (massimo 1/ 9) e di 1/1 ( massimo 1/ 2), con la presenza minima di uno o due oss nel reparto anche durante il turno notturno”. Da qui la richiesta “di immediati controlli e sopralluoghi da parte dei vertici, volti a modificare la situazione attuale e riportarla nei limiti di sicurezza previsti”.