Dopo gli ultimi sopralluoghi tecnici tra Ats, Protezione civile, autorità portuali e di gestione degli aeroporti sono stati definiti tutti gli aspetti logistici per dare immediata esecuzione all’ordinanza sui test di ingresso per chi arriva nella Sardegna in fascia bianca dal resto della Penisola, divisa tra aree gialle, arancioni e rosse.

Un provvedimento atteso già nelle prossime ore da parte del governatore Christian Solinas e che nella bozza circolata questa mattina prevede l’obbligatorietà dei test. Se venisse confermata questa prescrizione il piano di intervento dovrà essere modulato perchè le persone da gestire in attesa dei controlli sarebbero numerose, cioè tutti coloro che sbarcano da aerei e traghetti. Nei porti l’organizzazione da approntare prevede il montaggio di cinque tensostrutture pneumatiche a Cagliari, mentre negli altri scali marittimi di Olbia, Golfo Aranci, Santa Teresa Gallura (per i collegamenti con la Corsica) e Porto Torres sono presenti già alcune tende che potranno essere riadattate, magari unendovi alcuni gazebo.

Negli scali aerei, invece, principalmente saranno utilizzati gli spazi interni alle stazioni aeroportuali, anche se a Cagliari è prevista, secondo quanto appreso, una tensostruttura nel piazzale dello scalo. “Siamo pronti – dice all’ANSA il direttore generale della Protezione civile della Sardegna, Antonio Pasquale Belloi – Su una platea di 6500 volontari sparsi per tutta la Sardegna saranno circa un centinaio quelli che ruoteranno in porti e aeroporti: ci saranno quattro unità a supporto di ogni postazione, per regolare i distanziamenti e la logistica”.

In 24 ore sono stati chiusi tutti gli accordi tra i gestori dei porti e aeroporti e Ares Ats che metterà a disposizione le equipe sanitarie, manca ancora qualche dettaglio me restano ancora due giorni per risolvere tutte le criticità.