Ancora intimidazioni ai danni degli amministratori locali in Sardegna. Questa volta nel mirino è finito Francesco Pinna, sindaco di Bonarcado, un Comune di quasi duemila abitanti della provincia di Oristano.

Qualcuno ha appeso al cancello dell’uliveto del primo cittadino delle viscere di animale. Il fatto è stato scoperto venerdì. Il sindaco ha già presentato una denuncia ai carabinieri che hanno avviato le indagini.

Non è la prima volta che Francesco Pinna è vittima di una intimidazione. Due anni fa qualcuno aveva disegnato delle croci con i nomi del sindaco, di un assessore e di un altro cittadino sulle pareti esterne del cimitero.

C’è il “Piano di valorizzazione delle Terre Civiche” dietro l’intimidazione ai danni di Francesco Pinna, sindaco di Bonarcado piccolo Comune nell’Oristanese, ne è convinto lo stesso primo cittadino che in un lungo post pubblicato sulla pagina Facebook del Comune fa il punto della situazione dopo l’intimidazione.

“Non si può tacere su quello che sta accadendo nella nostra comunità a seguito di un processo avviato nel 2018 e già da allora osteggiato in tutti i modi fino ad arrivare all’intimidazione con la scritta sul muro del cimitero del mio nome, quello di un assessore e di un cittadino bonarcadese con tanto di croci annesse dopo che in Consiglio Comunale era stato appena approvato il Piano di Valorizzazione delle Terre Civiche – scrive il primo cittadino -. Ora la storia si ripete a seguito dell’approvazione in Giunta dell’avviso pubblico e delle tariffe per l’assegnazione dei terreni nelle località di Pabarile, Pranos e Sos Mulinos, atto dovuto a seguito dell’approvazione in Consiglio del nuovo Regolamento nel novembre del 2019”.

E il sindaco racconta l’intimidazione. “Qualcuno nella serata di giovedì scorso ha pensato bene, in segno di ammonimento, di appendere delle viscere di animale al cancello del mio oliveto – sottolinea Pinna -. Quest’azione intimidatoria come quella del settembre 2018 è la diretta conseguenza di un clima avvelenato ad arte, che trova sfogo e cassa di risonanza sui social network dove viene alterata la verità, anche documentale, per suscitare odio sociale contro gli amministratori e principalmente contro il sindaco, rei di andare contro gli interessi dei bonarcadesi”. Il sindaco poi entra nel merito del Piano spiegando che “nessuno verrà privato dei terreni che ha finora condotto, purché stipuli un regolare contratto d’affitto e a nessuno verrà negato il diritto di avere un terreno da coltivare fra le particelle libere o se vorrà una concessione per realizzarne una nuova, laddove è previsto che possano esistere”.