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Le disposizioni del Governo italiano nel decreto del 13 marzo danno di fatto il via libera agli spostamenti nelle seconde case, anche fuori regione.

Grazie a questo atto la Sardegna rischia di diventare la meta per Pasqua, una meta senza regole e senza tutele per i sardi.

Un atto di irresponsabilità da parte del Governo Draghi che speriamo quanto prima faccia un passo indietro perchè non possiamo permetterci una seconda “leggerezza” come avvenne nell’agosto del 2020.

“Il Governo Sardo non può permettere in nessun modo che questo accada. Non possiamo rischiare di compromettere il lavoro fatto fino ad ora con tanto sacrificio, per consentire a chi arriva da una zona diversa dalla nostra di poter trascorrere una vacanza. La nostra salute e la nostra serenità sono più importanti di un fine settimana in vacanza.  Non vogliamo che si verifichino nuovamente situazioni simili alla scorsa estate – scrive in una nota l’Irs – se il Presidente Solinas vuole realmente tutelare i Sardi faccia un atto di responsabilità emettendo immediatamente un’ordinanza, come ha già fatto il Presidente della Valle d’Aosta, che vieti di uscire o entrare nell’isola se non per comprovate esigenze di lavoro, di salute o di necessità e il divieto di entrare  in Sardegna per raggiungere le seconde case”.

“Sui fatti che riguardano la Sardegna devono decidere i Sardi e il Governo Sardo in questo caso ha pieni poteri per farlo. Non è il momento di esitare né di fare annunci propagandistici. Bisogna essere molto pragmatici. La nostra salute non ha prezzo e i nostri sacrifici non devono essere vanificati per nessun motivo.”, conclude la nota del movimento indipendèntzia Repùbrica de Sardigna.