Edilizia (Archivio Cagliaripad)

“La crisi generata dalla pandemia, oltre all’emergenza sanitaria ha provocato una grave recessione economica, alla quale si stanno sommando alcuni fenomeni speculativi che stanno rendendo ancora più difficile la lenta ripresa del lavoro nel settore dell’edilizia. Negli ultimi mesi – denuncia ConfapiAniem Sardegna – si sta assistendo ad una impennata dei prezzi dei materiali edili che oscilla tra il 10% e il 70%”.

“Per es. il calcestruzzo del 10%, il materiale isolante del 15%, ferro e legno rispettivamente del 30% e 70%. Tutto ciò non fa che erodere ulteriormente l’esiguo profitto delle piccole e medie imprese di costruzioni impegnate sia nel pubblico sia nel privato, e che faticosamente stanno cercando di ripartire grazie agli incentivi fiscali. È inevitabile che questa situazione – continua Confapi Aniem Sardegna – porti o ad un aumento dei prezzi del prodotto finale o ad un taglio della manodopera, o peggio ad un aumento del lavoro nero”.

“È necessario – conclude l’associazione dei costruttori di Confapi – che tutti gli attori coinvolti, dalle istituzioni agli operatori economici, facciano la loro parte affinchè si tuteli il corretto svolgimento delle attività del settore”.