Pensilina per il bus intelligente ad Arzana, in Ogliastra: fa rispettare le distanze per il Covid, può ricaricare il cellulare. E racconta il territorio con opere d’arte. Si chiama Lolla e sará inaugurata sabato in piazza Rona. È un nuovo progetto nato grazie al sodalizio di Opera Blue house, azienda sarda di Marco Bittuleri con l’artista e designer Mara Damian, l’apporto creativo di Luca Poerio, interior design e il supporto dell’amministrazione e dell’Ufficio tecnico del Comune di Arzana.

La Lolla non permette solo di attendere i bus al riparo dagli eventi atmosferici e in sicurezza, grazie al maggiore distanziamento. I progettisti hanno ideato dei veri e propri hub di design, dei luoghi da vivere “oltre”, con ricariche usb per gli smartphone, ma soprattutto con l’idea che diventino un arredo urbano capace di porre al centro i paesi. Design, tecnologia, ma non solo: c’è anche una volontà di riportare i cittadini, in questo caso di Arzana, alla propria identità e comunità, alla scoperta delle potenzialità del paese e delle opportunità che possono nascere con il turismo e i trasporti. Nella Lolla potranno esser presenti anche dei banner con informazioni utili al turista riguardo servizi ed attrazioni dell’area circostante.

La Lolla può essere trasportata su ruota e spostata interamente senza alcuna difficoltà: i comuni potrebbero avere diverse postazioni da usare in diverse occasioni e circostanze, adattandole a seconda dell’esigenza. “Siamo partiti da una pensilina che garantisse il distanziamento agli studenti – spiega il sindaco Angelo Stocchino – sulla scorta di altri interventi che abbiamo effettuato in paese per garantire la sicurezza in questo periodo, specie nelle scuole. Siamo andati oltre e abbiamo accolto con entusiasmo la proposta della Lolla, che, fin dal nome, unisce tradizione a innovazione. E’ anche un apripista ad altri progetti che abbiamo in cantiere per migliorare la vivibilità e la conoscenza del territorio – aggiunge – Inseriremo dei totem informativi, ci sarà uno spazio di lettura, faremo in modo che siano luoghi vivi, nuove agorà, a disposizione della cittadinanza che potrà così riconquistare il concetto di piazza”.