Sardegna Teatro riabbraccia il suo pubblico e propone un ricco palinsesto per sabato 27 marzo quando solo nell’Isola, se manterrà la zona bianca – attualmente unica Regione in Italia – gli spettacoli torneranno in presenza dopo un lunghissimo stop legato alla pandemia. L’annuncio del ministro Franceschini ha acceso gli entusiasmi e ora i teatri stanno scaldando i motori per la ripartenza.

Sardegna Teatro, riconosciuto dal Mibact Teatro di rilevante interesse culturale (Tric) guidato da Massimo Mancini, presenta un ricco cartellone tra incontri e spettacoli, mostre, installazioni e giochi per il 27, ribattezzata “Giornata mondiale del Teatro in Sardegna”. Sei i comuni coinvolti: Cagliari, Fluminimaggiore, Nuoro, Paulilatino, Quartu S.Elena, Sassari e 20 luoghi, dal Teatro Massimo e Tab di Cagliari al Ten Teatro Eliseo di Nuoro, dai centri culturali ai musei e perfino i porti. Tra i protagonisti, Antonio Rezza e Flavia Mastrella con “Amistade_Fratto X” con le suggestioni del mondo di Fabrizio De André; Maria Grazia Sughi e Michela Atzeni in “Urania d’Agosto” con la regia di Davide Iodice e Daniel Dwerryhouse che interpreta “La paura” di Federico De Roberto, diretto da Francesco Bonomo.

La maratona parte dal Tab/Teatro Arte Burattini a Sa Manifattura a Cagliari, che ospita la residenza permanente de Is Mascareddas: dopo l’inaugurazione del nuovo spazio, va in scena la conferenza spettacolo “Eppure si muove” con i maestri burattinai Antonio Murru e Donatella Pau, e c’è anche il kit del “Teatro in Scatola” per farsi in casa il proprio teatro di burattini. Tra gli eventi della giornata la presentazione del Tip, la nuova gestione del Teatro Grazia Deledda di Paulilatino condivisa da Teatro Instabile e Sardegna Teatro, tra residenze artistiche e spettacoli: il via con “Nitropolaroid” di Riccardo Lai e lo spettacolo “Carovana dei sogni” di e con Aldo Sicurella.

E ancora l’inaugurazione della mostra fotografica “The Consequences” di Stefania Prandi sulle conseguenze del femminicidio alla Mgallery, la danza di “Kumbhaka”, un pranzo con l’autore, incursioni teatrali a Sant’Elia e la mappatura degli “Amori Difficili” all’Argentiera, i Teatridimare della Compagnia çàjka e gli “Alfabeti della scena” di Marco Spiga. Un mosaico di voci, colori e suoni frutto di sinergie e collaborazioni: un modo per restituire alle comunità il senso della condivisione dell’arte performativa, in tutte le sue sfaccettature.