“Verificare le condizioni di lavoro in cui operano nelle carceri sarde gli agenti di polizia penitenziaria, che da tempo si trovano in una notevole situazione di disagio per via di carenze di organico in tutti i settori, mancanza di vestiario, incostante manutenzione delle strutture e non sempre idonee relazioni sindacali con alcune direzioni”. È l’obiettivo della missione del segretario generale del Sappe, il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria.

“Donato Capece sarà in visita nelle carceri della Sardegna dal 21 al 25 marzo”, riferisce Luca Fais per la segreteria regionale del Sappe, annunciando che sarà “affrontato anche il problema delle aggressioni agli operatori penitenziari e la gestione dei detenuti con disturbi psichiatrici”. Il programma prevede per il 22 marzo la visita a Uta e Oristano, il 23 a Nuoro e il 24 a Sassari, mentre il 25 a Cagliari ci sarà un incontro tra Capece e il provveditore Maurizio Veneziano.

“Il sistema penitenziario si sta sgretolando, la sicurezza è stata annientata da provvedimenti come vigilanza dinamica, regime aperto, eliminazione delle sentinelle dalle mura di cinta, mancanza di personale, mancato finanziamento per i servizi anti intrusione e anti scavalcamento”, sintetizza il segretario generale del Sappe, che sollecita l’intervento urgente del ministro della Giustizia, Marta Cartabia. “Vogliamo dare il nostro contributo costruttivo e auspichiamo di incontrarla presto – conclude – per sollecitare tutele ai poliziotti e contrastare aggressioni, colluttazioni e ferimenti”.