Vaccini

Sono cominciate, ma ‘in ordine sparso’ nelle diverse Regioni, le vaccinazioni anti-Covid dei pazienti oncologici, facenti parte dei soggetti fragili che hanno una priorità nell’accesso all’immunizzazione.

Ad affermarlo all’ANSA è il presidente dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) Giordano Beretta, precisando che si tratta di un categoria definita di 160mila pazienti in tutta Italia. “Si tratta – ha spiegato Beretta – di una categoria di pazienti prioritari: sono i malati oncologici in trattamento con farmaci che comportano immunosoppressione.

La loro vaccinazione è stata avviata in alcune Regioni ed in altre sta per essere avviata. Credo che entro marzo le vaccinazioni dovrebbero essere a regime su tutto il territorio. Inoltre – ha chiarito – i tempi per concludere l’immunizzazione di questi malati dovrebbero essere rapidi, poichè tali pazienti vengono vaccinati negli stessi ospedali dove sono abitualmente seguiti. Entro aprile, dunque, le vaccinazioni per questa categoria dovrebbero essere terminate”.

Resta tuttavia il problema, ha sottolineato il presidente Aiom, delle differenze regionali: “Ci sono Regioni che si sono dimostrate più reattive, come ad esempio la Calabria nonostante le tante difficoltà presenti. Altre sono invece rimaste più indietro”. La questione riguarda, ha rilevato, l’organizzazione stessa della Sanità sul territorio nazionale: “Ideale, oltre che necessario, sarebbe una regia unica nazionale sulla Sanità. Tante organizzazioni regionali differenti – ha concluso Beretta – stanno determinando notevoli criticità”.