L’Italia volta le spalle a Cuba e vota sì all’embargo: gli italiani invece non dimenticano

Era il 22 marzo del 2020 quando 53 medici cubani della Brigata Internazionale Henry Reeve arrivarono in Lombardia – in quel momento epicentro mondiale della pandemia di Covid-19 – per aiutare i colleghi italiani alle prese con un’emergenza,  i medici cubani, tutti specializzati nel trattamento delle malattie infettive, vennero inviati all’ospedale di Crema e lì offrirono il loro aiuto, a titolo gratuito, fino ai primi di giugno, quando ripartirono per l’Avana dopo essere stati salutati e omaggiati dalla cittadinanza cremasca con una cerimonia ufficiale in piazza Duomo.

L’Italia vota “no” alla fine delle sanzioni economiche a Cuba 

Tanta solidarietà da parte di Cuba non è stata riconosciuta dal Governo italiano che nei giorni scorsi ha votato contro la risoluzione A/HRC/46/L.4 presentata al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite sulle ripercussioni negative delle sanzioni economiche applicate da alcuni paesi ad altri.

Tra questi vi è anche Cuba che da 60 anni è sottoposta a “blocco” economico da parte degli Stati Uniti.

A presentare il documento – intitolato The negative impact of unilateral coercive measures on the enjoyment of human rights – sono stati Cina, Azerbaigian e Stato di Palestina.

La relazione esprime, tra le altre cose, “grave preoccupazione per l’impatto negativo delle misure coercitive unilaterali sui diritti umani” mettendo in relazione diretta le sanzioni economiche con la sopravvivenza e il benessere di milioni di esseri umani.