Le ossa trovate a Uta (Ca) il 31 marzo scorso all’interno nel canale tombale di scolo di via Ponte, appartengono ad un uomo, Marco Frau, insegnante scomparso ad Assemini nell’ottobre di due anni fa. Lo hanno scoperto i Carabinieri del Ris di Cagliari a conclusione dei complessi esami di laboratorio consistenti in analisi biomolecolari comparative (Dna-Typing) condotte sulle unghie prelevate dal medico legale sui residui dei resti scheletrici rinvenuti 20 giorni fa a Uta. E’ stato estrapolato un profilo genotipico riconducibile ad un soggetto di sesso maschile, completo per tutti i 24 marcatori genetici studiati e internazionalmente conosciuti. Il successivo confronto del profilo del Dna con quello propedeuticamente ottenuto da un campione di confronto, costituito da uno spazzolino da denti, in uso allo scomparso, ha fornito esito positivo con conseguente giudizio di concordanza genetica con lo scomparso Marco Frau di Villasimius, che oggi avrebbe 55 anni, scomparso nel 2019 dalla sua casa di Assemini (Ca).

I risultati analitici sono stati ottenuti con una tempistica eccezionalmente rapida, grazie all’applicazione di un protocollo estrattivo, adottato dal Ris di Cagliari, che prevede l’impiego delle unghie prelevate dai resti cadaverici, in luogo dei classici prelievi di ossa compatte o denti che richiedono, per contro, analisi lunghe, costose e potenzialmente infruttuose: la composizione stessa delle unghie, particolarmente resistenti agli insulti ambientali ed agli effetti della decomposizione, protegge, infatti, le molecole del DNA dai fenomeni di degradazione. Proseguono le indagini dei Carabinieri per accertare come mai le ossa di Frau possano essere arrivate fino ad Uta.

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