Nella giornata di giovedì 22 aprile, i carabinieri del R.O.S. di Cagliari, coadiuvati dai colleghi dell’Anticrimine e dei Comandi Provinciali Arma competenti per territorio, hanno dato esecuzione, nelle Province di Cagliari, Milano e Bergamo, ad un decreto, emesso pochi giorni prima dal G.I.P. del Tribunale di Cagliari, su proposta della locale Procura Distrettuale, che che disponeva il sequestro preventivo di beni immobili, società e altri beni mobili a carico di Biasioli angelo, 63enne nato a Villacidro e residente a Cagliari, con precedenti per reati in materia di stupefacenti e già detenuto presso la casa circondariale di Uta; Matza Jonata, 45enne nato a Cagliari, gravato da precedenti per reati in materia di stupefacenti e già detenuto anch’esso presso la casa circondariale di Uta; Palmas Sergio, 57enne nato a Cagliari, residente a Pimentel, gravato da precedenti per reati in materia di stupefacenti, già agli arresti domiciliari e Sanna Umberto, 72enne nato a Guasila, domiciliato in Villa di Serio (BG), gravato da precedenti per reati in materia di stupefacenti e già detenuto presso la casa circondariale di Voghera (PV).

L’ operazione è scaturita dalle risultanze delle indagini patrimoniali effettuate nell’ambito dell’attività investigativa del R.O.S. denominata “Dama”, diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari – DDA e finalizzata a disarticolare due distinti sodalizi: il primo con a capo Mura Efisio, dedito al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, che possedeva qualificati contatti con emissari della famiglia della ‘Ndrangheta Barbaro-Papalia di Buccinasco (MI), rigidamente e gerarchicamente organizzata ed operativa nell’area del popolare quartiere cagliaritano di Sant’Elia. I Barbaro-Papalia avevano imposto la propria presenza sul territorio con metodi violenti e gestivano una delle piazze di spaccio (in particolare cocaina ed eroina) più importanti del capoluogo. Il secondo sodalizio aveva a capo il guasilese Sanna Umberto, radicato tra la Sardegna e la Lombardia (in particolare nella provincia di Bergamo), che si è rivelato una delle principali linee di rifornimento di narcotico per la provincia di Cagliari e quella di Nuoro, capace di garantire l’immissione nel territorio isolano di circa 7 kg di cocaina al mese.

Il provvedimento di sequestro preventivo ha riguardato nello specifico i seguenti beni: L’intero patrimonio aziendale e capitale sociale della società “L’Orizzonte di Antonella Usula & c. s.n.c.”, con sede a Villacidro (su), e sede operativa a Cagliari”, 1 autovettura intestata alla stessa società, 1 motociclo, conti correnti, carte di debito e polizze assicurative intestati alla medesima impresa, un immobile sito a Milano in via Marco D’Agrate, tutto questo a carico del Biasoli. Al Matza sono stati sequestrati l’intero patrimonio aziendale e il capitale sociale dell’impresa individuale a lui intestata, con sede a Guasila e fondi rurali nel territorio del medesimo comune per un’estensione approssimativa di 3 ettari, 4 autovetture, 3 autocarri e 3 motocicli tutti intestati a lui o all’omonima impresa individuale e buoni fruttiferi e conto corrente tutti intestati a lui o all’omonima impresa individuale.
Quote ideali fino alla concorrenza del valore della edificazione e completamento, suscettibile di rivalutazione in aumento in seguito a perizia di fabbricati abusivamente realizzati da Palmas Sergio a Pimentel in località S’Acqua Salida e un conto corrente bancario, tutto questo intestato a Palmas. A carico di Sanna invece un’abitazione, sita a Villa di Serio (BG) e relative pertinenze.

Contestualmente alla notifica e all’esecuzione del provvedimento, gli operanti hanno assicurato l’immissione in possesso delle Società e di tutti gli altri beni oggetto del provvedimento ablativo all’amministratore giudiziario nominato dal G.I.P.
Il valore dei beni sottoposti a sequestro è al momento quantificato in circa 1 milione di euro.