Spettacoli: Mura e Kumalibre, nuovi testimoni nella querelle contro Achille Lauro e Palumbo

Spuntano nuovi testimoni sulle ‘versioni’ dei testi, ‘Ora basta, avranno pane per i loro denti’

Con un nuovo video sui social il 33enne nuorese Marco Mura autore di testi per canzoni, che qualche mese fa ha diffidato Achille Lauro, Marco e Paolo Palumbo, è ritornato sulla vicenda per mostrarci le prove in suo possesso. Mura rivendica ancora una volta la paternità dei suoi brani e con lui ora ci sono nuovi testimoni quali: Daniele Barbato Boe, musicista nuorese, Sonia Muccelli interprete delle demo presentate a Palumbo, Emanuele Sulis di Quartucciu leader dei “Tieni il tempo” cover band 883, ma anche il rapper oristanese Kumalibre.

Se inizialmente al centro della contesa vi era la canzone “Quella notte non cadrà”, singolo uscito in radio e su tutte le piattaforme digitali il 27 novembre scorso, per il quale l’artista nuorese aveva chiesto mediante il suo legale l’immediato ritiro dal mercato e da tutte le piattaforme digitali ora a denunciare una vicenda analoga è lo stesso rapper Kumalibre che afferma “i Palumbo non sono stati corretti con me”. Fu proprio Cristian Pintus, in arte Kumalibre a duettare sul palcoscenico del Teatro Ariston per la seconda serata del Festival di Sanremo 2020 con Paolo Palumbo, il giovane chef oristanese malato di SLA e ora accusato di plagio.

“Ci ho sofferto tanto e vedere dopo un anno un altro ragazzo nella mia stessa situazione mi porta ad espormi – spiega il giovane rapper-, non mi va che Marco (Mura, ndr) passi per bugiardo. Questa gente va fermata”, afferma Pintus. I due artisti che hanno recentemente collaborato ad un nuovo progetto musicale dal titolo ”Dovrei vivere” uscito il 1’ maggio su YouTube, hanno espresso stima reciproca “non tutti i mali vengono per nuocere. Da questa brutta vicenda – afferma Marco Mura – ho avuto la fortuna di conoscere Cristian, un’artista talentuoso ma prima di tutto un ragazzo dai sani principi. Cioè, proveniamo dalla stessa ‘merda’, ci capiamo. Penso che i Palumbo abbiano un talento innato, cioè quello di scovare al volo la bontà delle loro prede – afferma Mura – e sfruttarla al meglio per il proprio tornaconto. Solo che in questo caso – conclude – hanno trovato pane per i loro denti. Avranno quello che si meritano. Io e Cristian oggi, siamo il loro Karma”.

Erminia Tanda