La legge regionale 107 sul maxi staff voluto dalla Giunta della Sardegna continua a sollevare polemiche tra le fila dell’opposizione. Nella giornata di oggi è convocato il Consiglio regionale che discuterà l’ultimo articolo della legge che, come riporta il consigliere regionale in quota Progressisti, Francesco Agus, “regalerà al Presidente della Regione una corte degna di un Sultano. 4 superdirigenti, 18 superconsulenti, oltre 40 funzionari in più al servizio dell’esecutivo”.

“Gli oltre 500 emendamenti presentati dai Progressisti Consiglio regionale e dall’intera opposizione – scrive sui social Agus – hanno paralizzato i lavori dell’aula per due mesi. La maggioranza è intervenuta solo per lamentarsi di ‘un ostruzionismo mai visto‘. Il Presidente della Regione ha parlato di ‘responsabilità precise di chi ha voluto inchiodare il Consiglio regionale‘. Ce le assumiamo tutte – prosegue il consigliere – e crediamo che davanti a una simile indecenza, l’aumento della spese per le consulenze nel corso di un’emergenza sanitaria e di una crisi economica, l’opposizione abbia fatto il suo dovere”.

In base a quanto riportato dall’esponente del gruppo Progressisti, il testo approvato fino ad ora “presenta profili di illegittimità costituzionale e verosimilmente si aggiungerà al lungo elenco di norme impugnate dal Governo e successivamente dalla Corte Costituzionale. Stiamo già lavorando a un’analisi puntuale che invieremo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri”.

Da qui, l’accusa di assenteismo del presidente della Regione Christian Solinas che “ha partecipato a una sola seduta del Consiglio, quella terminata tra i tumulti. Nè lui, nè la sua assessora hanno proferito verbo in aula riguardo alla legge in discussione. Solo tre giorni fa ha deciso di giustificarla a mezzo stampa spiegando che fosse necessaria per introdurre una nuova ‘gerarchia’ e contrastare il potere della burocrazia regionale che lavora per contrastare la parte politica eletta alla guida della regione. Io in questi due anni ho visto un altro film” conclude Francesco Agus. “Ho visto il tentativo spasmodico, continuo e maldestro da parte della Giunta regionale di andare oltre le leggi e in alcuni casi di violarle platealmente, utilizzando tutti i mezzi possibili per rendere inoffensivi i controlli interni e i contrappesi politici e agendo come se il mandato elettorale di chi ha vinto le elezioni regionali fosse accompagnato da una dispensa dal rispetto delle leggi dello Stato. Quello raccontato dal Presidente della Regione è un film diverso. Di fantascienza”.