Italia pioniera dei trapianti da donatori deceduti positivi al Sars-CoV-2, a riceventi negativi al virus: si tratta delle prime operazioni di questo genere al mondo.

In entrambi i casi si è trattato di trapianto di cuore e nessuno dei pazienti ha contratto l’infezione nel post-operatorio. La notizia è stata resa nota dal Centro nazionale trapianti (Cnt): il primo intervento risale alla fine di aprile e si è svolto al Policlinico Sant’Orsola di Bologna su un uomo di 64 anni, il secondo invece è stato effettuato a metà maggio all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e il paziente era ragazzo di 15 anni.