La Fials, ha da diverso tempo segnalato, ripetutamente, la situazione in cui versa il P.O. Marino di Cagliari, non sorprendono, in tal senso, le continue voci che dai vari corridoi politici si levano sempre più frequenti e che indicherebbero una nuova riconversione dell’ospedale in albergo, sua nativa e, probabilmente, più funzionale origine”, scrivono il Segretario Provinciale di Cagliari Giampaolo Cugliara e il Segretario Provinciale di Sanluri  Giampaolo Mascia.

“La situazione in cui versa attualmente è sotto gli occhi di tutti, soprattutto della popolazione che vede il rischio concreto di perdere per strada un altro pezzo importante di sanità comunitaria, la pandemia da Sarscov2 lascia infatti in dote alla popolazione un presidio che lamenta gravissimi problemi strutturali, da mancata o inadeguata manutenzione – scrive la Fials – prima del Covid 19 infatti avevamo al primo piano la chirurgia d’urgenza, al secondo piano la clinica ortopedica e, al terzo piano, l’ortopedia e la chirurgia della mano ricostruttiva, riorganizzate successivamente reparto Covid A, B e C, senza ovviamente tralasciare il pronto soccorso”.

“Questo contrariamente a quanto riportato recentemente da alcune testate giornalistiche che indicavano il Marino ospedale non covid, dai fatti un ospedale praticamente chiuso, dove di funzionale sono rimasti solo la farmacia, l’unità spinale e la radiologia mentre il pronto soccorso ex SS Trinità è rimasto aperto solo una settimana per poi venire trasferito al Binaghi”, scrive la Fials.

“Sorprende invece che come supporto ad una attività di assistenza inesistente sia rimasto pienamente funzionale l’ufficio infermieristico, nonché il servizio dei necrofori per la custodia ed il decoro di chissà quale salma – denuncia il Sindacato –  Non si comprende, nei modi e nei fatti, come tutto questo spreco di risorse e quindi di soldi pubblici, sia possibile e, soprattutto accettabile”.

“Non è che il tutto sia Programmato con la ben precisa ragione di Chiuderlo definitivamente? Inoltre a cosa siano serviti i proclami del comitato Salviamo il Marino di recente memoria, tanto decantati da pseudo-sindacalisti e pseudo-politici che, cavalcando lo sgomento e le ansie degli operatori sanitari, elargivano lauti inviti nei ristoranti e pizzerie cagliaritani – accusano il Segretario Provinciale di Cagliari Giampaolo Cugliara e il Segretario Provinciale di Sanluri  Giampaolo Mascia – la Fials è estremamente preoccupata per la sorte sia della struttura che dei dipendenti, Chiede alla politica sarda di chiarire pubblicamente quali sono le reali intenzioni, prima che la sorte del Marino attuale si accumuni a quella del Marino vecchio, diventando a sua volta simbolo di passate vestigie”.