Il 16 e 17 giugno si terranno al Tribunale di Nuoro due udienze sui processi relativi alle manifestazioni di Siniscola e Lula da parte dei pastori, che si tennero rispettivamente l’8 e il 13 febbraio 2019.

Ed è proprio il 17 che si terrà un sit-in fuori dal Tribunale di Nuoro, organizzato dall’Associazione Libertade, che invita i pastori, le forze politiche, i sindacati e tutta la popolazione “a manifestare contro il reato di blocco stradale e in solidarietà verso i pastori processati per le proteste del 2019 per il prezzo del latte”.

“Alcuni pastori” scrive in una nota l’Associazione Libertade, “si trovano sotto processo, unicamente per aver preso parte a quelle due manifestazioni, imputati per il reato di blocco stradale.
Si tratta di un capo di imputazione estremamente grave, ripenalizzato dal Decreto Salvini nel 2018, che è punibile con una pena fino a 12 anni di carcere”.

Ma “sono decine i procedimenti aperti dalle procure di tutta la Sardegna, con centinaia di pastori coinvolti per gli stessi reati” aggiungono. “In alcuni casi le Procure hanno proceduto con i decreti penali di condanna (quindi applicando delle multe in sostituzione alla detenzione) mentre in altri casi hanno chiesto il rinvio a giudizio davanti al Tribunale collegiale. Questa ultima opzione è stata scelta proprio nei confronti di alcuni imputati per le manifestazioni di Siniscola e Lula, conosciuti per il loro impegno sociale e la loro passione politica, che proprio per questo motivo sono stati scelti come bersagli con lo scopo di intimidire tutti gli altri”.

“Non possiamo restare in silenzio mentre dei lavoratori vengono processati solo per aver rivendicato i propri diritti” attacca l’Associazione. “Vogliamo la fine di tutte le ritorsioni giudiziarie per le manifestazioni del 2019. Vogliamo la depenalizzazione del reato di blocco stradale, che come in questa vicenda può essere usato per negare ai lavoratori il diritto di esprimere pacificamente la propria protesta”, conclude la nota.